GRAZIANO DELORDA – Little Olive
Non è facile per un romanzo di oltre 300 pagine tenere incollato il lettore, divertendo, appassionando, facendogli assaporare costanti citazioni e riferimenti (sempre impeccabili e competenti) al magico mondo del rock n roll 60’s.
Il mood non è distante dalle avventure di Tony Pagoda di Paolo Sorrentino ma il taglio è personale e molto intrigante.
La storia della garage band siciliana dei Little Olive, inconsapevolmente immischiata in una rocambolesca storia di spaccio internazionale e in sanguinose rivalità con altre bands, è un piccolo gioiello di genialità letteraria.
Piacevolissimo.
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