HARLEY FLANAGAN – La mia vita Hard core, Punks, skins e altre storie a New York City
Difficile rendere un’idea della vita vissuta da HARLEY FLANAGAN.
Padre delinquente, madre hippie sbandata, cresciuto per strada, nei peggiori quartieri della New York degli anni 70 e 80, dove ha incrociato (punk dodicenne) Allen Ginsberg e i Clash, Andy Warhol e i Dead Boys, Johnny Thunders e Debbie Harry.
Fino ad arrivare alla scena Hardcore Core New Yo orkese e americana di cui è uno dei riconosciuti fonfdatori.
Prima batterista con gli Stimulators poi bassista dei Cro Mags e infine con gli Harvey’s War.
Una vita oltre ogni immaginazione, fatta di ultra violenza, qualsiasi tipo di droga, eccesso, aberrazione, abuso, tra carcere, risse, ferite, pestaggi etc.
In mezzo la musica (e le arti marziali) come tentativo di fuggire dall’abisso.
400 pagine di minuziose descrizioni di un inferno.
Talvolta prolisse e stucchevoli (all’ennesimo fiotto di sangue, faccia spaccata, dose del mix più inimmaginabile di stupefacente si tende a passare oltre).
Una testimonianza unica di come è stata New York in un certo periodo, di come la scena Hardcore non fosse solo musica veloce ed eccitante ma anche tanto altro, meno affascinante e gradevole.
Lettura interessante (tradotta come sempre in modo eccellente da Caterina Micci).
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