HEDY LAMARR – I’m Over
Director: Mauro Uzzeo
With: Olga Shapaval, Solange Mattioli, Umberto Duca, Paolo Fattorini.
Photography: Davide Manca
Assistant Operator: Gianluca Sanseverino
Video Assist: Giulio Contardi
Stage Technician: David Costantino
Electricians: Gabrio Cantino, Massimo Montinaro
Editing and Color Correction: Giulia Trasacco
Special Effects: Giulia Giorgi, Faisal Dasser
VFX Artists: Andrea Vincenti, Federico Gnali, Leonardo Lemma
Storyboard: Federico Rossi Edrighi
Costumes: Gabriele Corbyons
Makeup: Chiara Corsaletti, Alexandra Ghevasuc
Scene Photography: Eric Fava
General Organization Chiara Rap
Production Manager: Sara Morelli
Production Assistant: Giada Signorin
Produced by Fabrizio Greco for Scene Music Records
‘Amplitudeness’ è un neologismo coniato a partire da “amplitude”, termine che in fisica acustica indica la massima ampiezza di un’onda sonora lungo il suo asse verticale, mentre nel suo significato figurativo rimanda a parole quali “magnificenza”, “pienezza” e “abbondanza”.
Il nome Hedy Lamarr è invece preso in prestito dall’attrice-scienziata austriaca che negli anni ’30, a causa della sua opposizione al regime nazista, fu costretta ad emigrare negli Stati Uniti. Attrice conosciuta per due importanti eventi molto distanti e differenti tra loro: aver girato la prima scena di nudo integrale nella storia del cinema e aver inventato uno dei sistemi che sono tuttora alla base delle moderne tecnologie di comunicazione a distanza.
Questa figura affascina immediatamente il duo grazie alla sua capacità di racchiudere nella sua essenza la sintesi di arte e scienza, di sentimento e razionalità, passione e impegno o, come direbbe qualcuno, dell’analogico e del digitale. Per la sua capacità di rappresentare una possibile unione di poli opposti che per quanto mantenuti lontani e separati da una distanza che sembra incolmabile, possono invece toccarsi e comunicare tra di essi. Questa distanza è appunto l’ampiezza, lo scarto, l’Amplitudeness.
In tal senso gli otto brani d’esordio di Amplitudeness vogliono rappresentare e descrivere con parole e suoni la tensione vissuta nel tentativo di conciliare cose apparentemente inconciliabili tra loro ma, soprattutto, vogliono affrontare il passaggio e la trasformazione da un sentimento di sfiducia e pessimismo a uno di apertura e rinascita.
Mescolando poesia, sentimento ed elettronica, ‘Amplitudeness’ è un lavoro in cui pop-rock e synth music si amalgamano con passione, dove gli strumenti si mescolano dolcemente alle partiture elettroniche e l’interpretazione vocale di Solange è intima ed essenziale, le incursioni nel rock avant-garde fanno da contrappunto agli echi di un raffinato pop elettronico. Le sonorità e l’estetica minimale della stagione trip-hop britannica di Portishead e Archive sono rievocate con maturità e delicatezza e allo stesso tempo superate per dar vita ad una precisa ed originale impronta sonora.
Gli Hedy Lamarr hanno iniziato la loro avventura auto-producendo il primo lavoro ‘Tales from a Cold Winter’ nel 2011 – una raccolta di 8 brani pop-rock. Nel 2014 hanno partecipato al concorso di sonorizzazione e colonne sonore di corti animati “Movimenti Sonori – Switch on future”, ricevendo la menzione d’onore della Critica. Nel 2015 è iniziata la collaborazione con la Scene Music Records per l’album “Amplitudeness”, registrato e composto personalmente da Umberto e Solange.
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