Here’s to you Nicola and Bart
Here’s to you Nicola and Bart
Rest forever here in our hearts
The last and final moment is yours
That agony is your triumph!
Nel 1972 una struggente Joan Baez scriveva un testo, vivificato dalla musica di Ennio Morricone, fra i più compassionevoli della storia: The Ballad of Sacco e Vanzetti. Colonna sonora del film di Giuliano Montaldo con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciola, questo brano è, senza dubbio, il più famoso componimento musicale sulla vicenda dei due anarchici italiani, condannati a morte e uccisi il 23 agosto del 1927 a Charleston; una vicenda triste e ingiusta che vide i due Italiani puniti dopo sette anni di carcere, per un crimine mai commesso. Bisognerà aspettare il 23 agosto del 1977, 50 anni esatti, perché l’America faccia un passo verso la riabilitazione dei due Italiani: sarà Michael Dukakis, governatore del Massachusetts, Greco di origine, figlio di immigranti, a riabilitare Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti con una dichiarazione ufficiale, incisa sul monumento dedicato ai due a Torremaggiore, patria di Sacco.
Molto meglio ha fatto la musica che, sulle note di Morricone e le parole e la voce di Joan Baez, ha consegnato alla storia questa vicenda troppo spesso dimenticata: un ritmo crescente che inorgoglisce a ogni strofa, parole inglesi che veicolano una grande lezione, quella di due poveri Italiani, umili, ma immensi, sacrificati sull’altare della paura e dell’intolleranza.
Nel 2011, nella puntata sanremese dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, degli insospettabili Modà, in duetto con Emma, portarono la ballata di Joan Baez sul palco dell’Ariston.
In questo caldo 23 agosto 2013, rendiamo omaggio, con queste mani per lavorare, questi occhi per guardare, questi piedi per camminare, questa bocca per cantare, ma soprattutto con le nostre teste per pensare.
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