IL VUOTO ELETTRICO – Arianna Tace
Il Vuoto Elettrico: secondo singolo tratto dall’album “Virale” uscito il 03.02.15
Una coproduzione DreaminGorilla Records / Banksville Records
Ufficio Stampa: Macramé – Trame Comunicative
Videomaker: Frame Lab (www.framelab.it)
regia Alessandro Romele
fotografia Lara Angoli
luci Flavio Angoli
Il clip è stato realizzato dal collettivo Frame Lab per la regia di Alessandro Romele e la di fotografia Lara Angoli all’interno degli spazi decadenti dell’ex ospedale psichiatrico di Mombello (MB).
“Arianna tace” è un incubo claustrofobico ma liberatorio, o forse un viaggio dentro la coscienza di una ragazza che “un giorno di settembre decide di tacere per sempre / Arianna smette di voler capire cosa non va / Abbassa la serranda e smette di sgozzare gli uomini con le sue parole. / E tace.“
“Il video di “Arianna tace” – racconta Il Vuoto Elettrico – si basa su alcuni fattori determinanti: le suggestioni della location, la scacchiera (simbolo della strategia comunicativa per eccellenza, o per lo meno di un certo tipo di comunicazione) e il vagare della protagonista nelle “stanze dell’anima” prima del momento della rottura definitiva con il mondo esterno, rappresentata dalla distruzione della scacchiera, dal procedere armata per le stanze, dal rimanere immobile di fronte al movimento convulso della gente che la circonda. Noi all’interno del video ci siamo scoperti semplicemente comprimari, la nostra presenza è scenica e non di sostanza. Giusto così, abbiamo voluto per una volta tacere, lasciando spazio davvero alla canzone, alle immagini e alla splendida fotografia. Migliore cornice non poteva esserci per questo brano, davvero“.
“Arianna tace” è solo uno degli undici manrovesci elettrici di “Virale”, disco disponibile dallo scorso febbraio per le etichette Dreamingorilla Records e Banksville Records con la produzione del Il Vuoto Elettrico insieme a Fabio Magistrali.
Un lavoro che si inserisce nel solco tracciato dal movimento indie degli anni ’90 (il nome del gruppo deriva da un brano dei Six Minute War Madness), lo contamina con un post-hardcore di stampo newyorchese e lo bagna con liquidi noise e serrate ritmiche funk, mentre la voce dice parole cariche di urgenza e capaci di aprire squarci immaginifici, in un miscuglio di rabbia, disincanto, sarcasmo.
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