Un lavoro “sofferto”, atteso due anni, bloccato dalla pandemia e che ora vede finalmente la luce, per esaltare le doti dell’artista di origini lettoni. Prodotto da Massimo Satta, con la collaborazione di Fabrizio Foggia, è un godibilissimo album con otto canzoni in perfetto equilibrio tra jazz, soul e pop, che riporta talvolta a Giorgia, sia nella timbrica vocale che nella proposta artistica. Eseguito e prodotto alla perfezione, elegante e raffinato.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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