Joe Sal, all’anagrafe Giorgio Salati – musicista prog-rock dall’inconfondibile stile ispirato a Jeff Buckley, Stevie Wonder, Led Zeppelin, nonché apprezzato e conosciuto sceneggiatore di fumetti (Disney, Rainbow, Tunué) – presenta l’esclusivo, suggestivo videoclip del nuovo singolo Cold Sting. Il brano era stato inizialmente pubblicato in versione voce-chitarra nel 2013 e ora torna totalmente riarrangiato e con in più il featuring del cantante, musicista e produttore Guido Block, e sarà accompagnato dal video della performance artistica realizzata dal fumettista e disegnatore Maurizio Rosenzweig.
L’idea del videoclip nasce da un momento di cambiamento personale per Joe. Modificare la propria abitazione è un’esperienza emotivamente significativa: la casa è dove possiamo sentirci davvero noi stessi.
Joe ha deciso di esorcizzare questo momento chiedendo all’amico fumettista Maurizio Rosenzweig di creare una performance artistica murale ispirata alla sua canzone “Cold Sting”, facendo immortalare il tutto dal videomaker Andrea Stress Vergnano. Ma c’è un colpo di scena: il muro viene poi distrutto davanti alla telecamera, e con esso viene distrutta la creazione di Rosenzweig. Una sorta di “mandala” murale, una performance di creazione e distruzione che rispecchia anche il senso del brano, una catarsi per chiudere una fase della vita e aprire un nuovo ciclo.
«Cold Sting parla della dolorosa fine di una relazione, di un amore sofferto, ma non nei termini in cui siamo abituati a pensare», racconta infatti Joe Sal. «Il protagonista si rivolge all’oggetto del proprio amore, chiedendo di essere perdonato. Solo verso la fine della canzone scopriamo che la relazione conclusa è effettivamente con l’ex moglie, ma la richiesta di perdono è rivolta a sua figlia, che dopo la separazione non vuole più sapere niente del padre. Il legame tra un padre e una figlia è però profondo più di qualsiasi relazione, e il protagonista della canzone, pur soffrendo, non intende rinunciarvi.»
BIO: Nato a Milano nel 1978, Joe Sal (vero nome Giorgio Salati) è musicista e sceneggiatore di fumetti e serie animate – lavora per Disney e Rainbow, e ha realizzato graphic novel per Tunué. Inizia a suonare la chitarra da bambino. Nel 2000 fonda insieme a Marco Albanese e Michele Campanella il trio hard rock KickStart di cui è cantante e chitarrista, con cui produce l’album “Fuel” (2003) e il singolo “I Am Free” (2006). La band è influenzata da gruppi storici come Aerosmith e Led Zeppelin. L’esperienza con i KickStart dura fino al 2010, portandolo dal vivo in moltissimi locali del Nord Italia, suonando anche sul palco di musicisti di fama internazionale come Paul Di’ Anno (Iron Maiden), Quireboys, Dogs D’Amour, Pino Scotto. Nel frattempo studia canto con Guido Block.
Nel corso degli anni sono molteplici le esperienze in svariati campi musicali: dalle ospitate in band progressive rock (RedZen, SoulEnginE, Archangel), alle cover rock (Salty Bros, NeroWolf) fino ai tributi (Kiss Konfusion, Coma, Four Skins). Nel 2012 decide di ripartire da zero con un progetto solista, componendo canzoni ed eseguendole in piccoli locali di Milano da solo, voce e chitarra. Da questa esperienza, che sfugge a precise etichette di genere musicale, scaturisce l’EP dal vivo del 2014 “Live at Scimmie”. La sua nuova produzione musicale può essere inserita nel filone di cantautori rock come Chris Cornell e Jeff Buckley.
Intanto accetta la proposta del tastierista prog rock italofrancese Alex Carpani di unirsi alla sua band in qualità prima di cantante e in seguito anche chitarrista ritmico. Questa importante esperienza lo porta a suonare in tutta Europa, Stati Uniti e Brasile, e a partecipare agli album “4 Destinies” e “So Close So Far”. Moltissimi sono i concerti della band insieme al leggendario sassofonista dei Van Der Graaf Generator David Jackson oltre ad altri grandi del genere come David Cross (King Crimson), Aldo Tagliapietra (Le Orme), Bernardo Lanzetti (PFM) e Aldo Vairetti (Osanna). L’esperienza con Carpani dura dal 2012 al 2016, dopodiché decide di riprendere in mano il progetto solista e registrare in studio alcune canzoni: tra il 2018 e il 2019 pubblica su YouTube, Spotify e gli altri canali digitali le canzoni “No Lies”, “I Belong to the Sun” e “She-Cat” (quest’ultima vede la partecipazione di David Jackson ai sassofoni). Gli altri musicisti coinvolti in studio sono: Angelo Racz, Luca Cristofaro, Ares Cabrini, Niccolò Polimeno. A mixare i brani sono Marco Barusso e Dario Valentini di BRX Studio, il mastering è affidato a Marco D’Agostino di 96 Khz Studio. Joe mette in piedi anche una band stabile per portare dal vivo il progetto solista, di cui fanno parte Ettore Salati, Luca Cristofaro e Diego Mariani. Questa formazione a quattro costituisce non solo la sua band di musica originale ma anche il side-project di tributo rock ai Beatles chiamato Joe Sal & the Magical Mysteries.
Nel 2020 Joe Sal pubblica il singolo “Beautiful Light”, una canzone che si muove fra armonie e dissonanze, ritmi incalzanti e tempi dispari. “Beautiful Light” attinge a piene mani alla passione di Joe per Jeff Buckley, Stevie Wonder, Led Zeppelin. Il brano era stato scritto in realtà nel 2012, in seguito a un servizio fotografico fra luoghi decadenti di Milano.
L’ultimo singolo con video pubblicato da Joe è “End of a Friendship” nel 2021. Di recente viene pubblicata una versione di “Cold Sting” totalmente riarrangiata e con il featuring di Guido Block.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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