JULIANA HATFIELD – Short-fingered man
Juliana Hatfield (una che tra Blake Babies, Lemonheads e carriera solista ha infilato quasi una trentina di album dai primi 90’s e che considero tra le migliori compositrici della sua epoca, troppo sottovalutata) e il suo alt rock aspro, di sapore grunge, semplice, diretto, con melodie 60’s a colorare il tutto.
Il nuovo lavoro esce dall’urgenza di sparare a zero contro Trump e Juliana non le manda a dire con testi violentissimi.
Il sound è il consueto, lei suona tutto (a parte la batteria) e l’album si fa godere tantissimo.
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