KAUFMAN – Robert Smith
Regia, fotografia, montaggio: Serena Serenase Gargani
Operatore: Giancarlo Galante
M.U.A.: Ilaria Solari
Attori: Blasco Pezzi, Valentina Sciutti
Kaufman presenta oggi Robert Smith, primo video ufficiale che anticipa il nuovo album in uscita il prossimo autunno per INRI.
In questo primo clip due ragazzi, maschio e femmina, interpretano la stessa persona all’interno del loro nido dove la realtà è rallentata, ferma in un altro tempo. Si preparano per uscire, si truccano come Robert Smith e una volta fuori trovano un mondo velocizzato che guardano scorrere davanti ai loro occhi.
Il video gioca sulla dualità: maschio e femmina rappresentano sia due innamorati che due lati di una stessa persona innamorata di se stessa; l’intimità rallentata interna alla casa e la frenesia dell’esterno velocizzato; il passato al quale appartiene Robert Smith, il cantante dei Cure, e il presente.
Il video è stato girato da Serena Serenase Gargani, il brano è stato scritto a quattro mani da Lorenzo Lombardi “Kaufman” e Alessandro Raina, la produzione è affidata allo stesso Raina e a Luca Serpenti.
“Come l’amore fatto all’improvviso mentre piove sprofondo dentro al nucleo nella sindrome cinese, dice la canzone. Non sto a spiegare cosa sia l’amore mentre piove, lo sappiamo già tutti. La sindrome cinese invece era una teoria scientifica degli anni 70 per cui si immaginava che, a seguito di un disastro nucleare, il nucleo fuso di una centrale sarebbe caduto sul terreno perforandolo e sprofondando fino al centro della terra e oltre, fino alla parte opposta del pianeta (che per noi in Europa è appunto la Cina). E assomiglia un po’ a quel senso di tragedia e di caduta di quando si è innamorati e si è costretti a stare lontani. La cosa piu’ poetica è che, esattamente come lo struggimento dell’innamorato, la teoria della sindrome cinese si è rivelata assolutamente falsa. Il nucleo, caduto a terra, resta esattamente lì. Come siamo rimasti lì noi. Innamorati tutti i venerdi”, scrive Lorenzo sul brano, su tutte le piattaforme digitali dal 19 maggio e in free download sul sito di INRI.
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