KENTO – Come Ginobili

Kento, “Come Ginobili”: rap e basket due facce della stessa passione

“Come Ginobili” è titolo del nuovo singolo e videoclip di Kento, disponibile da martedì 7 settembre in tutte le piattaforme digitali. Un piccolo grande tributo al mondo del basket attraverso la storia personale di Kento, le rime del rap e la passione per la “palla a spicchi”.
Sulla produzione di Owsir, Kento dedica la canzone alle gesta di Emanuel “Manu” Ginobili, cestista argentino con cittadinanza italiana, che negli anni ha conquistato un oro olimpico e quattro anelli NBA. Non solo, nelle rime dell’MC reggino si racconta anche la storia di un ragazzino afroamericano che parlava un italiano quasi perfetto, ed era già il più forte di tutti. Si chiamava Kobe, ed era il figlio di Joe Bryant, che in quel periodo giocava nella squadra cittadina, la Viola Reggio Calabria.
“Nella mia infanzia e prima adolescenza, rap e basket erano due facce della stessa passione -racconta Kento-. Certo, i campioni dell’NBA erano lontani e irraggiungibili come i rapper di New York e Los Angeles ma, nella mia città, viveva un movimento cestistico straordinario, a cui mi avvicinai molto presto”.
Le liriche evidenziano il ruolo che lo sport e la musica possono avere sui ragazzi dei quartieri popolari, come alternativa a scelte di vita drammatiche e sbagliate. E riflettono sul tragico destino di Kobe Bryant, che da bambino ha condiviso le strade e i canestri di Reggio Calabria con Kento.
Nel videoclip realizzato DM Films, il playback di Kento scorre tra campi da basket, suggestivi scorci di Reggio e immagini di repertorio tratte da alcune partite con Ginobili in azione. L’alternarsi del campo professionale del PalaCalafiore a semplici campetti di periferia, sottolineano il concetto dell’universalità di questo sport che sotto al canestro unisce generazioni, culture e popoli.
Il singolo e il videoclip sono stati realizzati con la collaborazione del portale Reggio a Canestro, in occasione del ventesimo anniversario della sua nascita che ricorre sabato 11 settembre.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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