Laura Carroli – Schiavi nella città più libera del mondo
La bellezza di una lotta sta nella lotta stessa, non tanto nel suo successo…
E Laura ha lottato sempre.
Ha vissuto il passaggio dall’antagonismo post 77 con gli “indiani metropolitani”, abbracciando fin da subito la nascente scena punk bolognese, dagli incerti inizi in cui confluiva di tutto, alla creazione di quell’entità unica che furono i Raf Punk, l’Attack Punk Records, il collettivo nazionale “Punkaminazione” e tanto altro.
Laura racconta la vita complessa di chi si divideva tra lavoro, occupazioni, concerti, aggressioni fasciste, viaggi senza soldi in Europa e nell’agognata Londra dei primi anni 80:
La città è un gran luna park, un parco di divertimenti con tutto ciò che si può desiderare dalla vita, ma per salire sulle giostre ci vogliono molti soldi, non si può fare il giro di tutti i baracconi.
La scena hardcore e la “scelta” Crassiana, la scoperta e il lancio dei CCCP, avventure tragicomiche e sullo sfondo una disperata, erotica quanto dolce storia d’amore.
Lo sguardo è lucido e disincantato, nessuna agiografia dei “bei tempi”, solo un ritratto fedele di come e cosa è stato e chi ci è stato (molti ricordi coincidono, eravamo nello stesso luogo).
Le considerazioni sono sempre acute e fanno spesso emergere aspetti mai sottolineati:
E’ divertente vedere la rovina hardcore che si svolge solto il palco…tutti cercano di raggiungere il palco per fare tuffi e ributtarsi nelle onde tumultuose di corpi sudati trascinati da una musica forsennata.
Si, il maschio è servito, noi ragazze siamo state estromesse dalla brutalità muscolare…non c’è più posto per noi.
Laura continuerà, dopo questa esperienza, per altre strade, sperimentando, cercando, vivendo sempre intensamente.
Un’ennesima testimonianza di un periodo lontano che ha lasciato in chi lo ha vissuto una visione diversa della vita e che ha consentito a tanti di affrontarla in modo differente e con un altro sguardo.
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