LELIO MORRA – Giganti

https://www.youtube.com/watch?v=ch6iki5k7NE&feature=youtu.be

Giganti segna il ritorno alla musica di Lelio Morra e la prima anticipazione del suo album di debutto, in uscita più avanti nel corso del 2019.

In questa nuova avventura artistica, il cantautore napoletano di stanza a Milano si è fatto accompagnare da tre musicisti di alto calibro come Roberto Dellera (Afterhours, The Winstons), Lino Gitto (The Winstons) e Gianluca De Rubertis (Il Genio).

Frutto di una lunga gestazione tra Napoli e Milano, Giganti spazza via la tempesta e presenta un artista carico di solide consapevolezze, capace di spaziare fra la tradizione della musica italiana e una sensibilità contemporanea e mediterranea. Forte di un timbro vocale personale e accattivante, Lelio Morra è un autore  immediato, acuto e maturo, che sa ammantare di ironia e leggerezza il racconto del quotidiano, donandogli un sapore agrodolce, morbido e pieno di speranza.

Introdotta da accordi di tastiera cadenzati e ammalianti, Giganti tratteggia i lineamenti di un amore costellato di ricordi, rimpianti e bellezza, fra troppi pensieri in testa, silenzi distanti e l’immagine mitica e sognante di una Napoli eccezionalmente innevata. In attesa di una nuova alba.

Così Lelio racconta la scrittura di Giganti, incisa su nastro ai Bach Studio di Toto Cutugno:
“È una canzone che custodisco da molto tempo: l’ho iniziata a scrivere a Milano l’estate di due anni fa, faceva un caldo assurdo. In quel periodo girava per la prima volta in radio una mia canzone, Dedicato A Chi, ma la mia testa era altrove e pensavo a “Ogni Volta” di Vasco. Scrissi di getto due strofe e un ritornello. Sapevo di avere scritto qualcosa di vero ed importante per me.
La gestazione poi è stata lunga… ed è stato un bene perché il tempo ha fatto crescere in me nuove consapevolezze e dalla prima stesura a oggi, a parte le strofe, la canzone è diventata un’altra. La svolta è avvenuta in studio a Napoli lo scorso inverno mentre, a lavoro sulle pre-produzioni con Stefano Bruno (produttore insieme a me e Lele Battista poi a Milano) suonavamo fissando il vinile di “Sgt. Pepper’s” con fare ipnotico, tipo due carcerati con un calendario “evasivo” alla parete, ed è venuto fuori il riff di chitarra. Da quel riff, misto al piano elettrico, nasce Giganti e un suono in bilico tra la nuova canzone italiana e gli anni ’60, e che è servito da impronta per gli altri pezzi che ho scritto.
Ho lavorato al brano senza ascoltare nient’altro che le mie sensazioni e quelle di pochi fidati. Se dicessi quante volte l’ho ascoltato potrei essere querelato”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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