LUCIA MILLER – Lampi sulla pianura

LAMPI SULLA LUNA (Eccher Music/Self), il nuovo singolo di LUCIA MILLER. Il brano, scritto da Massimo Bubola, anticipa l’uscita dell’album omonimo prevista per il prossimo 15 novembre.
LAMPI SULLA LUNA è una canzone dalla musicalità folkrockdedicata alla dea della Luna. Un dialogo e un’invocazione affinché con la sua imperturbabile serenità riesca a guardare alle nostre vicende umane in questi tempi così carichi di tensioni, difficoltà e paure, con celestiale distacco, con una visione della storia umana più ampia. Con il suo sorriso lucente la Luna annuncia il ritorno dell’età dell’Oro, che sia nella letteratura occidentale latina, vedi Virgilio nelle Bucoliche, che in quella orientale, viene spesso evocata come l’augurio di un ritorno ad un’Era Felix di pace e tolleranza.
«Ho scelto il brano “Lampi sulla Pianura”, come singolo e come titolo del mio album – racconta l’artista – perché contiene tutte le aspettative che ognuno di noi ha ogni volta che alzando la testa al cielo guarda la Luna, confidandole i nostri sogni e le nostre paure, perché lei, come una dea dagli occhi lucenti è sempre quieta e impassibile sopra di noi anche mentre intorno si scatenano i temporali del mondo. É una canzone luminosa di speranza, di fiducia nei corsi e ricorsi storici e nel ritorno di giorni migliori anche quando tutto sembra inzuppato nell’oscurità».
Il brano è accompagnato da un videoclip girato in una valle sopra Verona a 1200 metri, in un luogo aperto che ricorda le brughiere scozzesi e irlandesi, a contatto con una natura. «Per dialogare con una dea abbiamo pensato si dovesse andare a cercarla in un luogo lontano dalle metropoli, dove le città e la confusione fossero lontane, laggiù appunto sulla pianura. E visto che la dea da cercare era Diana o come la chiamavano gli antichi Greci, Artemide, il posto migliore in cui cercarla è stato tra alberi secolari, radure di rovi dalle bacche rosse, boschi profumati di settembre e tra le pietre e le rocce modellate dal tempo».
 
Biografia
Lucia Miller nasce a Collio in provincia di Brescia. A cinque anni comincia a studiare danza classica e moderna in una scuola appartenente alla Royal Accademy of Dance. La danza è la sua prima grande passione che l’accompagnerà sempre e che la formerà particolarmente nella capacità espressiva, nella costanza applicativa e nella percezione scenica. Fin da bambina in famiglia ha conosciuto la musica dei grandi songwriter americani, crescendo ha poi approfondito la canzone d’autore italiana e amato particolarmente la musica folk rock. I suoi riferimenti femminili sono Susan Vega, Natalie Merchant, Emmylou Harris. Modelli lontani dall’atletismo vocale in voga in Italia, ma di grande intensità interpretativa e qualità poetica. Dopo le scuole superiori si trasferisce a Roma per studiare all’Università La Sapienza nel corso di laurea in “Arti e Scienze dello Spettacolo”. Contemporaneamente inizia a lavorare nel corpo di ballo di alcuni Musical per mantenersi gli studi. A 21 anni incontra Massimo Bubola con cui nasce un sodalizio e una collaborazione artistica, entra infatti a far parte della sua Eccher Band come voce femminile e a collaborare sia in studio sia come produttrice esecutiva all’etichetta indipendente Eccher Music di cui Massimo Bubola è l’artefice. Comincia a suonare e ad accompagnarsi con l’autoharp, strumento usato da alcune cantanti folk americane. Dopo quindici anni di spettacoli e decine di concerti e diverse partecipazioni in dischi di altri artisti decide, con la produzione di Massimo Bubola, di pubblicare il suo primo album da solista. Nasce così il concept album “Lampi Sulla Pianura”, suonato con la Eccher Band, che verrà pubblicato nell’autunno del 2019 ed è dedicato alle figure femminili che nella storia e nella letteratura sono state degli esempi significativi nel lungo percorso dell’emancipazione e dei diritti delle donne, guardando alla letteratura che le ha via via rappresentate.Lucia Miller oggi abita in collina, vicino a Verona. Ama vivere in campagna con i suoi tempi lenti, che seguono le stagioni, dedicandosi alla lettura, al suo orto e a suonare l’autoharp. Sempre al suo fianco c’è Teti, amatissima femmina di pastore australiano.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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