Luglio 2023. Il riassunto del mese

Come ogni mese procediamo a un riassunto delle recensioni e dei video pubblicati.

Nel mese di luglio 2023 abbiamo recensito 40 ALBUM,  20 SINGOLI e presentato 104 VIDEO.

Dall’inizio dell’anno RadioCoop ha recensito  288 ALBUM, 259 SINGOLI e presentato 590 VIDEO.

ALBUM

ACID BRAINS – Il caos vol. 2

Nuova tappa nella lunga carriera della band toscana con un ep che prosegue e completa l’omonimo lavoro dello scorso anno. Quattro brani energici, potenti, rabbiosi, che camminano sui sentieri di un felice connubio tra alt rock, grunge, stoner, con una vena melodica e una dose di teatralità a condire il tutto. Un’ulteriore conferma del valore della band.

AGA – Imagine

Alessandro Antolini in arte AGA è un musicista romagnolo attivo da circa vent’anni, due dischi autoprodotti alle spalle. Un artista e un sound molto difficili da etichettare. Il sound, marcatamente elettronico, poggia le fondamenta su un retaggio chiaramente new wave (valga per tutto la cover di “Atmosphere” dei Joy Division) che guarda soprattutto gli Ultravox post John Foxx ma che non esita a spaziare in contesti quasi Morriconiani e nell’ambient di Brian Eno. Un album completo e interessante.

ALTERA NEXA – No Borders

Progetto musicale nato a Padova nel 2020 dalle menti di Alessandro Niero (voce, tastiere) e Luca Dalla Gasperina (voce, tastiere), con nove componenti e una gamma di riferimenti ampia e complessa che confluiscono in un magmatico sound da cui emergono lontane influenze dei primi King Crimson, il math rock dei Battles, i Radiohead, folate jazz fusion (dai Weather Report agli Spyro Gyra e Snarky Puppy), momenti psichedelici, approcci prog, funk, esperienze dimenticate come i Motherhead Bug e Morphine. Un calderone ad alto tasso creativo, stimolante, originale e travolgente.

BANDA POPOLARE DELL’EMILIA ROSSA – Sempre dalla parte del torto

Quarto album per la band modenese a cui partecipa un prestigioso stuolo di amici, O Zulù, i Modena City Ramblers, i Gang, Kento e Marcello Coleman. Che sono anche tra i loro principali referenti artistici, tra combat folk, intense ballate debitrici alla miglior canzone d’autore italiana, una versione samba jazz di “Bella Ciao”, un omaggio a Statuto e Gang di cui riprendono lo ska di “In fabbrica”, insert rap, brani di potente crossover rock. E’ qui il variegato mondo della band, corredato da testi sempre profondi, politicamente schierati dalla parte degli sfruttati e degli oppressi, incisivi e necessari in una scena musicale superficiale ed escapista. Da ascoltare!!!

BANDA PUTIFERIO – 777

La Banda Putiferio ha una lunga storia alle spalle e un’altrettanta nutrita serie di prestigiose collaborazioni. Nella prima parte del nuovo album reinterpreta alcune canzoni storiche della tradizione milanese con l’aggiunta di un inedito mentre i quattro successivi brani autografi guardano all’attualità. Il tutto giocato su un folk dalle inflessioni talvolta rock, altre volte con una forte componente teatrale/cabarettistica. La Banda ha maturità e classe da vendere e il nuovo lavoro ne è l’ennesima conferma.

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION – Medioriente / Miku五

Il duo romano torna con due lunghi brani (per oltre dodici minuti di musica) a base di groove ipnotici dal taglio psichedelico e quasi funk, con sapori kraut rock, sperimentazione, uno sguardo ai King Gizzard and the Wizard Lizard e tanta creatività. Più che, come sempre, ottimo.

IL CICLO DI BETHE – Novecento

Un drammatico e caustico omaggio al secolo scorso, vissuto tra grandi passioni e brutali distruzioni. Un sound aspro, abrasivo, apocalittico, che riporta ai CSI e a tratti ai Massimo Volume ma che non disdegna modalità grunge (“Suicidio rituale giapponese”), un mood decadente e forti inflessioni post punk e new wave anni Ottanta. Ospiti d’eccezione Andrea Chimenti, Miro Sassolini, Fabrizio Tavernelli, Umberto Palazzo, Militant A Enrico Capuano e Riccardo Sabetti. Un percorso artistico interessante che può sfociare in risultati di grande spessore.

LUCA BURGALASSI – Back to the roots

Composto, arrangiato e registrato tra gli Stati Uniti e la Toscana, il quinto album del cantautore livornese esalta il ritorno alla sua terra natale, muovendosi in un contesto artisticamente molto americano, tra blues, folk, country, West Coast, approccio alla Ry Cooder ma anche parentesi intensamente drammatiche come nella tesa ballata “Black tide”. Suoni puliti, arrangiamenti scarni e minimali, voce sempre efficace, un album evocativo e profondo, come l’anima blues da cui attinge.

CAVALERA – Tra le onde

Esordio per il cantautore livornese, con un ep di sei brani in cui mischia una moderna visione pop (da Calcutta a Cesare Cremonini) con la classica vena della canzone d’autore italiana (Antonello Venditti in particolare). Suoni e arrangiamenti freschi e curati, ottimo il livello compositivo e buona la varietà stilistica (pur se ruota prevalentemente intorno al format “ballata”). Giudizio più che positivo.

COMFY PIGS – No one cares

La band pugliese coglie al balzo il nuovo linguaggio sonoro arrivato da poco dall’Inghilterra che rinnova le asperità del post punk in chiave moderna e attuale. Band come Idles, Fontraines DC, Protomartyr sono tra le protagoniste di questa nuova stagione artistica a cui si avvicinano i Comfy Pigs nei dodici brani autografi del loro esordio. Chitarre sferraglianti, ritmiche pulsanti, linee melodiche essenziali e malinconiche, atmosfere plumbee. Un buon disco.

DANG DANG – Liar

Terzo album per la band romagnola, quartetto attivo da oltre un decennio. Otto brani di pop elettronico con inflessioni new wave anni Ottanta tra Ultravox, Depeche Mode e Soft Cell (vedi “Shirt” che potrebbe provenire tranquillamente da qualche disco dell’epoca). Il taglio artistico/sonoro è però moderno, fresco e non manca di originalità, esperienza e maturità. Un ottimo lavoro.

THE DELINQUENTS – Too late, Too little, Too loose

La band romana si avvale delle presenza di musicisti che arrivano da precedenti eccellenti esperienze come Idol Lips e Razor Lips. Gli undici brani di questo debutto sono facilmente ascrivibili a un contesto ben preciso, quel punk rock primitivo che va dai Damned ai Dead Boys, agli Heartbreakers di Johnny Thunders. Tre accordi, tanta potenza sonora, immediatezza, urgenza, cattiveria. E melodie perfette che ben si accoppiano a una base sonora sempre compatta, suoni e attitudine giusti. Perfetti!

DELREI – Desolation and Radiation

Album strumentale, dalle melodie avvolgenti ed evocative che pescano nella cinematografia Spaghetti Western italiana degli anni Sessanta, con Morricone in testa come faro ispiratore. A fianco, le languide atmosfere tex mex di Chris Isaak ma anche Calexico o il Ry Cooder modello “Paris, Texas”. I suoni sono curati e ricercati e sempre strettamente pertinenti al mondo artistico di riferimento. Ottimo.

PAOLO DI CIOCCIO – Kraut Activity

Il musicista romano esplicita la sua passione per l’elettronica di sapore retrò che mischia il classico mood alla Kraftwerk con una particolare dedizione ai suoni dei videogiochi e uno sguardo a Jean Michel Jarre e ai Rockets di “Plateroid”. I dieci brani strumentali sono ipnotici, algidi, rigorosi nel loro scarno incedere cinematico. Per gli appassionati del genere un lavoro di grande interesse.

DON ANTONIO – Lacosta

Quarto album di Antonio Gramentieri, personaggio di primo piano della scena musicale italiana, compositore, arrangiatore, chitarrista dal curriculum infinito. Quattordici brani strumentali che spaziano nell’immaginario “americano” tra blues, country, tex mex, Ry Cooder ma anche John Cougar, Los Lobos, Tom Petty e tanto altro. Risaltano l’immediatezza e l’urgenza dei brani, quasi “live in studio” e la grazia strumentale di queste pennellate roots. Come sempre tanta qualità.

GIANT THE VINE – A Chair at the Backdoor

A quattro anni di distanza dal precedente lavoro torna il quartetto ligure con un sound molto particolare e personale, rigorosamente strumentale, che poggia le basi su classiche matrici prog in cui fluttuano non di rado influenze psichedeliche, jazz e post rock. Esecuzione impeccabile con profusione di tecnica e gusto, composizioni articolate e raffinate, un album che appassionerà i cultori del genere.

GTO – Go GTO Go 1993-2023

Attività trentennale per la band umbra, mezza dozzina di album e centinaia di concerti alle spalle. Giunge l’ora di una corposa doppia raccolta di 38 brani (con quattro inediti) a raccontare la loro lunga e interessante storia. Il sound si destreggia tra folk, canzone d’autore, ritmiche ska, intense ballate, rock, country e tanto altro, in un complesso caleidoscopio sonoro e artistico. I brani sono sempre ben composti, arrangiamenti freschi e immediati, tanta passione, sincerità e urgenza che si palesano in ogni canzone. Un disco molto gradevole e necessario a chi vuole scoprire una band di elevato spessore.

GUERRA – Quanta fame hai?

Secondo album per la band romagnola e nuova badilata nei denti, con dodici brani potentissimi e distruttivi, tra street punk e accelerazioni hardcore che riportano alle esperienze inglesi degli anni 80 (dai Partisans ai Cocksparrer, Uk Subs, Cockney Rejects). I testi parlano di quotidianità lavorativa, di quella giustizia sociale che manca sempre di più, con uno sguardo disilluso sulla realtà che non fa però mancare la voglia di combattere e ribellarsi. E’ importante avere gruppi come i Gùerra che continuano ad alzare la voce e la testa.

KJARA – Nuda

Quarto appuntamento discografico per la cantautrice riminese, una delle rare realtà mondiali a cantare in esperanto. L’ep con quattro brani ha tratti minimali, pianoforte (Simone Migani) e voce, dall’approccio molto lirico, che riporta talvolta alle proposte di Alice ma che non disdegna tratti jazzati. Proposta interessante e pressoché unica.

JESTO – Good vibes

Si chiude la trilogia iniziata con i due concept album “Samsara” e “Ricordo Il Futuro” dedicata al risveglio della coscienza. I sette brani si muovono prevalentemente in chiave reggae con un approccio che talvolta sfocia in influenze hip hop. Interessante il connubio tra sonorità avvolgenti, fresche e solari con le tematiche profonde e complesse dei testi. Ottima la produzione e di grande qualità la parte compositiva.

IL SENATO – Kings of the world

Il supergruppo con membri dei Sick Rose, l’ex bassista e produttore di Paul Weller, Andy Lewis e Fay Hallam, star della scena mod degli anni 80 con Makin Time e Prime Movers, firma il secondo album, che ancora una volta supera ogni più rosea aspettativa. L’ambito artistico è il consueto che si muove tra beat, mod rock, freakbeat, soul, groove di ispirazione Sessanta con una maggiore inclinazione al power pop rispetto al precedente. Suoni e produzione eccellenti, qualità compositiva ed esecutiva eccelse. Disco super!

IDDA – Kunta

E’ sempre stimolante e interessante accostarsi ai progetti che osano sperimentare, guardare oltre, non allinearsi al già sentito. Il primo ep della cantautrice e produttrice catanese ha il merito di mettere insieme tradizione folk siciliana e un’elettronica spinta che in alcuni episodi (“Aretusa” e “Cola”) si mantiene fedele alla vena più folk e originale, negli altri tre invece indulge in atmosfere più sperimentali e contaminate, tra drum n bass e urban. Bella voce e tanta creatività.

INCONTROVOCE – s/t

Primo episodio discografico per il  progetto formato da Gloria Trapani (voce) e Alessandro Del Signore (contrabbasso, basso elettrico). L’album rivisita in chiave minimale ed essenziale ma estremamente espressiva, classici di Caetano Veloso, Charles Mingus, Joni Mitchell, Gershwin (la celeberrima “Summertime”), Bob Marley (“Redemption song”), muovendosi tra jazz, atmosfere brasiliane, folk, sperimentazione. Un lavoro particolare, molto personale, pieno di groove. Da ascoltare!

DAVIDE INTINI – Ego taming

Pregevole esordio per il sassofonista Davide Intini, accompagnato da Diego Albini al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Alfonso Donadio alla batteria. Nove brani originali e la cover di “In Your Own Sweet Way” di Dave Brubeck. L’album scorre con grande freschezza, passando da rilassate ballad di sapore blues (“Safe Space”) a brani funk (“Strike back”), con un’esecuzione sempre perfetta, intensa, urgente. Un ottimo lavoro di gustoso jazz contemporaneo.

INVISIBLE TEARS – A part of all (volume 01)

Terzo album (il cui titolo prefigura un secondo volume) per la band toscana. Nove brani di solide trame rock che guardano spesso a sonorità di sapore Sessanta, tra ruvido power pop di sapore Replacements/Lemonheads (“I can’t win”) e retaggi pischedelici West Coast (“It’s such a feeling”), il quasi grunge di “Fucked Up”, il punk rock di “I don’t care about you”. Un lavoro fresco, energico e di sicuro interesse.

LA FORMA DELLE NUVOLE – Congiunti / La ghironda

Dario Antonetti (ex Kryptasthesie, formidabile band di rock psichedelico) si circonda di uno stuolo di collaboratori in questa nuova avventura artistica, La Forma delle Nuvole, addentrandosi, con un singolo in vinile, in territori acustici, vicino alle ballate cantautorali di stampo Settanta (“Congiunti”) a cui si affianca un brano di sapore mistico, corale, vocale (“La ghironda”). Un disco originale e interessante.

LA MISERE DELA PHILOSOPHIE – Vera e il diavolo

Terzo album per la band toscana, come consuetudine impregnato di sonorità acide, psichedeliche, molto vicine allo shoegaze ma che indulge anche in riferimenti espliciti ai Velvet Underground. Il nuovo lavoro ha il pregio della maturità artistica ed esecutiva, con testi in italiano particolarmente curati che rendono originale e personale il risultato finale. Un album intenso e di ottimo livello.

LAME DA BARBA – Qafiz

Terzo album per il quartetto che fonde a meraviglia, su un substrato jazz, suggestioni mediterranee che attingono dalla tradizione nord africana quanto da quella andalusa ma che guarda anche a influenze balcaniche e klezmer. Chitarra, sax, contrabbasso e percussioni si rincorrono in otto brani strumentali che convergono nella natìa Sicilia. Come loro stessi sottolineano “Il Siciliano è un lingua antichissima che come un magnete ha preso i suoni dai popoli che l’hanno attraversata ed è proprio attraverso alcuni esempi di tale fenomeno che i brani di questo nuovo disco prendono ispirazione per i propri suoni e titoli.” L’album è interpretato magistralmente da un punto di vista esecutivo, è caldo, solare, affascinante.

PEPPE LANA – Illusioni per l’uso

L’esordio del cantautore e pianista siciliano è una perfetta sintesi tra la canzone d’autore più classica (sono frequenti gli echi di Francesco De Gregori, Fabio Concato, Ivano Fossati, Cesare Cremonini – vedi per quest’ultimo caso, “Fellini”), un taglio jazzato e incursioni nella musica mediterranea. I brani sono prevalentemente caratterizzati da un mood malinconico/romantico, molto evocativo e raffinato. Un ottimo disco, garbato, melodico, a tratti struggente (la conclusiva “Aprile”).

LUCREZIA LOPOLITO – Ma dove ho messo il punto G

Un esordio molto particolare che accosta un approccio cantautorale a modalità compositive ed esecutive che sfiorano la sperimentazione soprattutto nell’approccio armonico (vedi “Tormalina nera”). Basi elettroniche, usate con molta discrezione, accompagnamento pianistico, una voce distintiva e testi particolarmente originali. Talvolta ricorda Nada a braccetto con Carmen Consoli ma il taglio rimane sempre molto personale. Ottimo.

MAGICABOOLA BRASS BAND – Canzoni in chiave di Brass

Una moderna street band composta da strumenti a fiato (sassofoni, trombe) e ritmica (cassa, rullante e percussioni) che riprende il classico sound di New Orleans con contaminazioni di jazz, blues, ska, musica etnica, hip hop, funk e canzone popolare (vedi “Vengo anch’io no tu no”, “Je so pazzo”, “Il giudice” ma anche la più recente “L’ombelico del mondo”). Gli arrangiamenti sono sempre riusciti, affascinanti, coinvolgenti, festosi, travolgenti come il genere vuole. Sicuramente una band più consona al live ma che riesce ad essere ugualmente gradevole anche all’ascolto discografico. Album anomalo e atipico ma di grande impatto.

MYSTICAL PORN HEROES – s/t

La sempre benemerita GoDown Records ci regala un nuovo tassello della sua ormai sterminata produzione con un ep d’esordio di un trio che viaggia tra atmosfere crude, abrasive, di stampo hard e stoner, con riff doom e Black Sabbathiani ma una voce che ha un incedere che riporta sorprendentemente al Peter Murphy dei primi Bauhaus. Registrazione molto diretta e scarna, perfettamente consona alla ottima proposta.

PASTELLESSE SOUND GROUP e I Bottari di Macerata Campania – Nu munno tutto nuovo

La formazione casertana, nata nel 2006, che affianca a una strumentazione tradizionale l’uso di botti, tini e falci, arriva al secondo album in cui mischia sapientemente tradizione folk e una capacità di tessere melodie contagiose, arricchite da ritmiche ipnotiche e da una vocalità pulita, antica e affascinante, che evoca origini e suoni atavici. Ottima la produzione e la cura per la registrazione. Un disco che di notevole pregio culturale.

PICASSO CERVÉZA – Paura dei caccia

Molto gradevole, riuscito, efficace il nuovo lavoro del collettivo pugliese che mischia alla perfezione groove soul funk con sonorità smooth jazz e reminiscenze anni Ottanta tra Style Council, Sade ma anche Steely Dan o Jamiroquai. Tanta padronanza della materia e grande capacità esecutiva e gusto per gli arrangiamenti eleganti e raffinati. Un album da ascoltare con attenzione.

POLEMICA – Herstory in 3 parts: Repeat, Remove, Create

Ritorna il devastante mix di noise, sperimentazione, impennate post hardcore per la band italo americana. I tre movimenti dell’unico brano di 18 minuti spaziano dall’abrasione pura di stampo punk ad atmosfere cupe e oscure di sapore dark apocalittico, rumorismo, a un finale post wave tra Fugazi e Sonic Youth. Come sempre molto personali, compiono un ulteriore passo avanti nella loro ricerca sonora. Ottimo lavoro.

POLEMICA – …and now…

Terzo album per il quartetto italo americano guidato dalla voce abrasiva di Hilary Binder che riesce ad essere anche melodica e straziante in “Isolation”, “Winter whispers” e nella stupenda ballata finale “Tranny me. Il sound della band non disdegna sferzate ritmiche e chitarristiche potenti e aggressive, ma si lascia andare anche a scarni groove funk e un mood generale di carattere post punk. Attingono da numerose influenze ma le mischiano con sapienza, creando un suono originale, molto suggestivo, personale, duro, sfrontato ma allo stesso tempo disperatamente romantico con testi che continuano a guardare alle ingiustizie sociali che ci circondano. Un album ad altissimi livelli creativi.

RADIO TAHUANIA – Kuru Lalla

Affascinante e trascinante esordio per la band campana che prende ispirazione dalla Chicha, cumbia psichedelica Peruviana, molto in voga nelle zone della selva negli anni ‘70 ed ‘80. Il tutto con l’aggiunta di atmosfere mediterranee, reggae, rock, ritmi caraibici in levare. I brani sono travolgenti, solari, melodicamente seducenti, composti con grande cura e competenza. Bravissimi!

ELISA RIDOLFI – Curami l’anima

Un album di rara grazia ed eleganza, figlio della passione dell’autrice per il Fado, iniziata quando, poco più che ventenne, Marco Poeta la volle come voce femminile in un ensemble votato a diffondere in Italia quel repertorio. Un retaggio evidente nel primo album solista, dall’anima prevalentemente acustica, dal sapore sonoro e artistico intensamente mediterraneo. Il tutto nobilitato da una voce perfetta per il genere e da arrangiamenti di qualità raffinata e colta. Partecipano all’album in qualità di ospiti Eugenio Finardi e Jaques Morelenbaum.

SANTANNA – Odi et amo

Il nuovo ep del cantante palermitano racconta storie post adolescenziali in prima persona, catturando lo spirito dei giovani dei nostri giorni, tra incertezze, delusioni, speranze. I cinque brani, sempre bene arrangiati, si muovono tra ritmi dance, un ampio uso di elettronica e uno sguardo al mondo trap. Un prodotto fresco, attuale, pop, dalle grandi potenzialità.

VENERUS – Il segreto

Secondo album per il cantautore e produttore milanese che procede velocemente nel suo processo di maturità artistica con un lavoro di grande spessore compositivo che fa perfettamente il paio con una particolare cura per suoni e arrangiamenti. Un lavoro in cui la canzone d’autore italiana va a braccetto con influenze che arrivano dai Sessanta e Settanta (dal Paul McCartney beatlesiano e solista, agli Steely Dan-incontrano-Alan Sorrenti nel funk disco di “Resta qui”). Una caratura anomala in un panorama italiano spesso omologato e in cui si faticano a distinguere i caratteri degli artisti. Non è questo il caso e “Il segreto” è un disco di altissimo livello.

SINGOLI (a cura di Giacomo Debé)

ASTERIA – Resto in chill

Nuovo singolo per la giovane promessa dell’urban pop italiano Asteria, che ormai sembra essere entrata in un ritmo abbastanza serrato di uscite a cui va appunto ad aggiungere “Resto in chill”. Tematiche già estive per la talentuosa artista che ci parla di un amore intenso ma libero, senza pretese. Il messaggio della ragazza è quello di vivere e godersi a pieno il momento senza chiedersi quando finirà. Brano dal beat quasi ipnotico, che porta la tech house all’interno del mondo onirico e sensuale creato dalla voce della ragazza. Ormai si sta rivelando una certezza!

MIRKO BIANCA – Parole al vento

Sotto l’attento occhio artistico di Funkyman, produttore che ha già lavorato con artisti di alto calibro come L’Elfo, Nerone, Fabri Fibra, Ensi, Vacca, Inoki e tanti altri, il classe 1994 Mirko Bianca esce con il nuovo singolo “Parole al vento”. Indole prettamente pop e riferimenti alla dance anni ’80, sono questi i “credo” che lo accompagnano all’interno del suo percorso musicale, in un pezzo di denuncia del giudizio altrui e di esaltamento della libertà di poter essere e fare ciò che ci sentiamo dentro. Ottimo lavoro per un artista in ascesa.

DRILLIONAIRE feat. Blanco, Sfera Ebbasta & Lazza – Bon Ton

Nuovo singolo per uno dei produttori più influenti ed apprezzati in Italia, Diego Vettraino in arte Drillionaire, che riunisce i tre hitmakers più in voga del momento in “Bon Ton”, primo estratto del debut album “10” uscito il 30 giugno. Blanco, Sfera Ebbasta e Lazza collaborano unendo le loro qualità principali e i generi di riferimento, con influenze che vanno dalla trap al reggaeton, passando per elettronica ed hip-hop. formando un bran di stampo prevalentemente pop e commerciale. Molto affine allo stile portato dagli stessi Sfera e Blanco nell’estate 2022 in “Mi fai impazzire”, l’obbiettivo del pezzo è cercare di replicare il successo ottenuto con una hit del genere e se possibile superarlo, rendendo “Bon Ton” la canzone segnante di questa estate 2023. Ottimo lavoro come al solito sulla base e sulle linee melodiche, in cui si riesce a personalizzare un pezzo che per struttura e tematiche rischiava di essere fin troppo artificiale e paradossalmente “troppo perfetto”. Hitmakers con cui è veramente difficile sbagliare.

ESME – Dejavu

Esme è una giovane artista classe 2000 che fin da piccola si appassiona alla musica, iniziando gli studi in canto e danza. Il suo ultimo singolo “Dejavu” esce alle porte dell’estate e sembra racchiuderne all’interno tutti i caratteri e le sensazioni principali, essendo infatti un brano fresco sia per quanto riguarda il testo sia per l’arrangiamento. Sonorità pop che sembrano sposarsi perfettamente con la sua indole soul e che finiscono per creare un ottimo prodotto sia dal punto di vista commerciale sia dal lato più prettamente artistico.

FANETO – Lamelo

La scena trap italiana è in continua evoluzione e questo processo porta alla scoperta di nuovi emergenti che sperimentano e anticipano i tempi. E’ questo il caso del giovane Faneto, giovane artista già seguito da Rondodasosa e che ha già inserito nel suo videoclip l’amico e collega Artie 5ive, il quale con “Lamelo”, il suo ultimo singolo, sta cominciando a farsi conoscere al grande pubblico. Stile crudo e trap allo stato puro per un pezzo in piene vibes americane, alla Youngboy NBA, in cui ci parla di street life e della sua voglia di farcela, della paura di niente e nessuno. Bella la citazione a Lamelo Ball, point-guard talentuosa degli Charlotte Hornets, a cui Faneto si paragona nel brano. Talento cristallino!

GABBBRIELLL feat. Margherita Garavaglia – Correre

Ennesimo singolo per la la giovane promessa della nuova scuola dell’urban gabbbrielll, che continua il suo percorso con “Correre”. Sonorità che si muovono fra l’hip-hop, i riverberi più tipici della trap e l’elettronica, a comporre un brano originale, orecchiabile e in cui le sue doti artistiche risaltano in pieno. Applausi per la scelta del featuring, Margherita Garavaglia, una giovane artista ancora sconosciuta al pubblico ma che dimostra di avere una voce impressionante per precisione e armonia, facendo da tramite fra le due strofe e aggiungendo quel tocco di femminilità al brano che lo rende decisamente più completo. Giovani e bravi!

LAURYYN – Se dovessi scrivere di te

Già presentata sulle nostre piattaforme qualche tempo fa, la giovane Lauryyn esce con il suo EP d’esordio “Intro”, da cui estraiamo “Se dovessi scrivere di te”, singolo di cui è uscito anche il videoclip. Da sempre è stata attratta da sonorità R&B, ma in questo pezzo sembra essersi superata, con sonorità soul e armonie distese ad accompagnare la sua delicata voce che ha l’incredibile capacità di risultarci così sincera e di farci emozionare trasmettendo un mix di sensazioni. Lavoro pazzesco sulla base e sull’elettronica di essa, su cui l’artista sembra calzare a pennello e in cui grazie ad un testo breve ma carico d’intensità le parole arrivano dritte al cuore e ci fanno viaggiare con la mente assieme a lei. Da pelle d’oca!

LIL TJAY feat. Youngboy Never Broke Again – Project Walls

Quando si parla di artisti giovani si tende sempre a pensare che siano meno pronti e maturi di altri che sono nella scena da più tempo. Nel caso di Lil Tjay però, classe 2001 dal Bronx di New York, sembra proprio che il ragazzo sia già un veterano, anche a fronte dei 3 progetti di altissima qualità già usciti tra il 2019 ed oggi. A 2 anni di distanza da “Destined 2 Win” e dopo aver creato una considerevole attesa fra i fan e gli appassionati del genere, è il momento di tornare con “222” in uscita il 14 luglio, di cui Tjay ha deciso di farci assaggiare un estratto, “Project Walls”. Beat prettamente drill che valorizza sempre la voce del ragazzo, che si dimostra come al solito armonica e adatta alle linee melodiche scelte dal producer, arricchito dalla collaborazione con un altro giovane prodigio della scena, Youngboy NBA, che porta un idea più classica di rap unita però alla sua voce graffiata e quasi psichedelica che lo rende uno degli artisti più originali in USA. Tanta attesa, speriamo ne sia valsa la pena. E a considerare da questo estratto, le premesse sembrano ottime.

LOWSE6 – One take

Lowse6 è un giovane cantante e produttore che sta cercando di farsi spazio tra gli emergenti italiani grazie al suo talento polivalente. Dopo “Una Goccia”, il suo primo brano ufficiale, a marzo esce “One Take”, il singolo che più ci fa capire la wave che vuole portare con il suo percorso, con intrecci fra hip-hop, il suo genere di riferiment, e sonorità più trap trasmesse probabilmente più dalla produzione che dal suo stile di canto. Bella presenza vocale e un’acculturata penna sono gli ingredienti di successo del ragazzo, che a breve uscirà con il debut album “Eggregora” e da cui arrivati a questo punto ci aspettiamo un punto di svolta.

MUTONIA – Malessere

Ennesima uscita per i Mutonia, talentuoso gruppo uscito da X Factor, che con “Malessere” proseguono nel loro fitto calendario musicale. Si tratta di un pezzo interessante, che riflette sull’idea che nonostante spesso si abbia una vita tranquilla, serena e di cui non ci possiamo lamentare, all’interno di noi proviamo un senso di malessere e ci ritroviamo faccia a faccia con i nostri mali, che provano a tirarci giù ma alla fine solo benzina per il nostro corpo. Il tutto reso sempre dalla loro paradossale elegante confusione, elevano il mondo del rock italiano ad un alto livello e che si spera sia di buon auspicio per i futuri musicisti del genere.

NIVEO – Scarabocchi

Voce speciale e determinazione unica sono gli ingredienti che Niveo, giovane artista classe 2003, porta all’interno della sua musica e “Scarabocchi”, il suo ultimo singolo, ne è l’ennesima dimostrazione. Brano pop con influenze indie ma anche hip hop nelle strofe, in cui Niveo ci fa viaggiare nel suo mondo grazie alla delicatezza della sua voce, in cui traspare che sente davvero dentro tutte le parole che sta cantando. Giovane ma con un linguaggio tutt’altro che acerbo, Niveo tratta un genere spesso scontato ma in cui lui riesce facilmente a distinguersi anche grazie ad una meticolosa strutturazione del pezzo, che risulta una vera e propria gemma. Bravo!

OMBRA – Ondevitare

Di Ombra, al secolo Omar Lapo Diagne, abbiamo già conosciuto qualche pezzo su questa piattaforma, ma l’ultimo singolo è il simbolo della totale maturazione del ragazzo classe 1998 di Milano. “Ondevitare” è un brano estivo, con una strumentale pazzesca e che fa ballare, ad abbinarsi alla sua voce profonda e soul che ci dimostra nuovamente di avere grandissima capacità nello scrivere questo tipo di testi ricchi di giochi di parole e riflessioni mai banali. A mio parere una delle scoperte più interessanti del 2023, Ombra può ancora mostrarci qualcosa in più, per questo attendiamo il grande salto nel pubblico che conta e finalmente riconosca il talento di uno dei gioielli dell’R&B e hip-hop italiano.

PIFF – Stupida Domenica

“Stupida Domenica” è l’ultimo pezzo di Piff, al secolo Davide Piffer, artista emergente che vuole farsi conoscere e portare il suo talento in giro per l’Italia. Pezzo forte e ben strutturato, due minuti e poco più di good vibes che Piff riesce a passare all’ascoltatore, per un artista dalla voce graffiante e riconoscibile che valorizza ogni singolo passaggio del testo. Genere di riferimento è il pop, ma sembra che il ragazzo abbia svariate influenze da mondi diversi come il rock, in particolare nel ritornello, e il rap nelle strofe a ritmi serrati e incastrate con metriche tipiche del genere. Ottimo lavoro per un artista che risulta completo all’orecchio del pubblico.

RICO – Mi sta stretto

Riccardo Barbato, in arte Rico, quando nel 2019 inizia a registrare brani marcatamente hip hop non si sarebbe mai aspettato di subire un’evoluzione così graduale ma anche così riuscita. L’ultimo singolo “Mi sta stretto” ne è la conferma, un passaggio da un genere all’altro non per moda ma per maturazione, in quanto riesce a mantenere le sue radici rap anche nelle sue produzioni sempre più pop. A partire da un’atmosfera apparentemente leggera, l’ascoltatore viene invitato a non farsi condizionare dall’idea che gli altri hanno di noi, ma ad essere piuttosto se stessi senza timori né restrizioni, abbandonando tutte quelle maschere che appunto “ci stanno strette” per essere liberi con noi stessi e la nostra anima. Ottimo lavoro sulla scrittura, si vede che è migliorato studiando dai più grandi.

ROMEO – Occhi Nuvole

Primo singolo da solista per Romeo, al secolo Patrizio Romeo, che si è distinto nell’ultima edizione di Area Sanremo con il progetto Romeo&Drill, duo in cui si è fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico. “Occhi Nuvole” è un pezzo che mischia sonorità pop, in particolare nel ritornello, alla sua indole più indie, arrivando ad aggiungere un pizzico di hip-hop nelle strofe. Al centro c’è il concetto di malinconia vista come una gabbia che ci intrappola quando non riusciamo a comunicare l’amore che ci esplode dentro. Prodotto curato, raffinato e adatto alla musica italiana contemporanea.

SUBARU – Apri gli occhi

Subaru, al secolo Lorenzo Scillitani, è un rapper classe 2000 che abbiamo già avuto il piacere di conoscere con “Gocce”, uno dei suoi ultimi singoli. “Apri gli occhi” è la sua ultima uscita e lo rappresenta alla perfezione. Un pezzo strano, fuori dalle righe, che gioca sulla sua duttilità sopra alla base, capace di adattarsi a qualunque situazione musicale, dal rappato classico delle strofe ad un ritornello più indie-pop. Tutto il pezzo gira attorno al concetto della nostra percezione personale della realtà, in base a cui ci facciamo delle domande e diamo delle risposte che non necessariamente rappresentano la realtà effettiva. Maturo e pronto.

SVEGLIAGINEVRA – La tua ragazza

Nuovo singolo per svegliaginevra, la giovane artista prodigio pronta al grande pubblico, che torna con “La tua ragazza”. Dopo aver partecipato con due pezzi ad altrettante colonne sonore per Netflix (Summertime 2 e From Scratch), continua il suo filone happy-pop con sonorità dance e chill che rimandano all’estate, con la sua delicata ed elegante voce ad accompagnarci in un vero e proprio tuffo nella stagione più bella dell’anno, in cui a dominare è la spensieratezza e la voglia di divertirsi. Tematicamente leggera ma rimane subito in testa, l’artista dimostra nuovamente quanto sia brava a farsi riconoscere creando prodotti ancora giovanili ma di massima qualità che fanno da preludio ad una carriera che si dimostrerà sicuramente sfavillante.

TONY BOY – Umile (ALBUM)

Nonostante abbia già fatto uscire diversi progetti fin dal 2019, si tratta del primo album nello status di Big della scena italiana per Tony Boy, che esce con “Umile”, titolo che già si dimostra impattante in quanto contrasta con i contenuti autocelebrativi visti e rivisti nella maggior parte della trap del belpaese. Strutturato bene e curato ancora meglio, si tratta di un concept album in cui il ragazzo ci vuole mostrare che oltre al talento nelle metriche e nelle linee melodiche, per cui si è sempre distinto, valorizza tantissimo le parole e porta vari storytelling per raccontare il suo passato. Riesce a passare da pezzi più trap come “Victoria” (con Artie 5ive), a pezzi moody come “Umile” (con Shiva), “Correre” (con Frah Quintale) e “Storia”, fino a pezzi più melodici e cantati come “Angeli”, “Sogni di Lean” e “Mentre il mondo crolla”. Soliti featuring, dai già citati precedentemente fino a Kid Yugi, Vale Pain, Digital Astro e Nerissima Serpe, a dimostrare la sua autenticità e la voglia di collaborare solo con chi reputa meritevole e con chi riesce ad avere una connessione naturale ed artistica. Tirando le somme, si tratta di un album veramente qualitativo e che lo prepara ad un grande salto che aspetta ormai da parecchio tempo.

TUFO – 3 volte + forte

Nuova uscita per Tufo, cantautore classe 1997 da Cosenza, che con l’ultimo singolo “3 volte + forte” è pronto a farci scoprire un ulteriore pezzo di sé. Brano fresco ed estivo, viene concepito dopo un’attenta ricerca dell’artista su suoni e melodie che spaziano da sonorità pop anni ’80 fino a progetti più moderni, creando un suo stile unico influenzato e influenzabile. Perfetto il ritornello, rimane istantaneamente in testa e di apprezzabile qualità. Ottimo lavoro!

YOUNG THUG – Business is Business (ALBUM)

Nuovo capitolo per le novità internazionali che prosegue con il ritorno del pioniere della trap negli USA, Jeffery Lamar Williams AKA Young Thug. L’artista, che si trova ancora in carcere, rompe il silenzio che stava velando sul suo nome portandoci un album, “Business is Business”, che ha tutte le carte in regola per essere considerato un masterpiece sia personale che in generale. La copertina dell’album è di grande effetto e ci propone una scena in aula di un tribunale in cui tutti sono voltati verso il giudice, tranne Jeff che è girato verso la fotocamera, quasi a guardare tutti noi. Gesto non convenzionale, fuori dagli schemi, che rappresenta in pieno l’artista che è e ascoltando questo progetto tutte queste teorie si confermano da sé. Tanta sperimentazione, con pezzi come “Abracadabra” ( con Travis Scott ) e “Hellcat Kenny” ( con Lil Uzi Vert ) a smuovere tutte le carte in gioco; passando per brani “improvvisati” a causa della sua ovvia impossibilità di entrare in studio di registrazione; infine rap e trap più classici sempre presenti, ad esempio in “Cars Bring Me Out” ( con Future ), “Uncle M” e “Want Me Dead” ( con 21 Savage ). Il filo conduttore che sembra ritrovarsi in tutti i pezzi è uno, i riferimenti alla sua situazione legale ritenuta “ingiusta” da molti fan, che sperano di poterlo rivedere libero e risentire le sue hit dal vivo. Per essere un progetto svelato in una situazione parecchio controversa e difficile come è la sua attualmente, siamo davanti ad un ottimo lavoro che ricorderemo e che mi riascolterò per tanto tempo!

VIDEO

AGA – Nella Tua Stanza, ALBASAX – Stringimi e dimmi che sarà per sempre, ALIC’È – Just it, ALYCE – Mille Luci, ALMA – Anacronistico, ANIMAUX FORMIDABLES – Just a Monday, KARIN ANN – Bittersweet heartbreak, ASSALTI FRONTALI – Strade Perse (La Habana Session), MIKE ATOM – Future Force Rework 2023, STEFANO ATTUARIO – Un demone la mia morale, BABOON PROPHECY & Marina P & High Paw – I’m Done, BASTIANO – Panda, MIRKO BIANCA – Parole al vento, BLADE – Shakira, BURNING HAZE – Vesper, ARMANDO CACCIATO – Un astronauta, FRANCESCO CAMATTINI – Preghiera di Francesco, GABRIELE GHERI CANCOGNI feat Nesy – Lullaby, MIMMO CAVALLO – La libertà, ANNACHIARA CECERE – Non cercarmi mai, FRANCESCO CELLETTI – Disordine, CESKA – Milano, COLBHI – Sarò femmina, COMFY PIGS – Everything Burns, MARIA GRAZIA COSTARELLI – Finché la luna arriverà, MALCOM RAFFAELLO CREATORE – Ogni tua lacrima, FABIO D’AMATO – A second of a new life, SEBASTIANO D’AMATO – La nostra estate, VERONICA DE ANDREIS – Noi, DESERT TWELVE – Everyone Against ERNESTO DOLVI – Sax emotion, DR MYINE – Forte Lento, ELEKTROBOT – Running Up That Hill Feat. Clara Moroni, ELISON – Savana, FAITHFUL BROTHERS – Dance My Hurt Away, DARIO FLORO – Chasing time, DANIELE GATTI – Era Calmo il Mare, DINO SUPERDEE GEMMEFFENBERG – Incredibile, CLAUDIA GERVASI – Note che danzano, MARCO GESUALDI feat. SIMONA BOO – Ho piantato un albero, GIULIO CESARE – Un sorso di te, DINO SUPER DEE GEMMANO Ft. Manu Blanco & Jakeline Puccio – Dance with me, GIVE VENT – Ghost Town, ROSALBA GUASTELLA – Now That You’re Here, HATI & SKOLL – La notte, HUGOMORALES – Mucca Arcobaleno, ICARO – Niente x sempre, CESKA – Milano, ALESSANDRA LATINO – Eros & Thanatos, LAURYYN – Se dovessi scrivere di te, THE LEAF – Cabala, LEGNO feat. RETTORE – Spettacolare, LINBO – Schianto, LOR3N – Notte, MATTEO MANCUSO – Drop D, MASQUERADE PARADE – Inverno, MIDA – Oro, MOA’ – Te la senti, MODNA – Si fa presto a dire estate, MONNAELISA – Caffé, MUNDIAL – La cummare Furmiculicchia, IGOR MULAS – Geloso (remix), MUTONIA – Malèssere, NAKAY – Caliente, OMBRA – Ondevitare, OMINI – Sbaglio peggiore, PANETTO – Mi resterà, PANIK AT THE OPERA – She’s the Soul of the World, FABRIZIO PATERLINI – Be in the moment, PONI BOI – Fame d’aria, PUNKREAS feat GIANCANE – Dai dai dai (die die die), RADIOSUOFF – Acqua minerale, MATTIA RAME – Mare mare, GRETA RAY – Flowers, RENANERA feat. SAVINO ZABA – Vento d’estate, MARCO ROTELLI – Ritornerei, PORFIRIO RUBIROSA – Un avaro, RUE DE PARADIS – Just One Day Out of Life, GIANNI SALAMONE – L’entropia nelle parole, GIOVANNI SANTESE – Fidati di me, PAOLO SAPORITI – Sei bellissima/La dignità di Elena, GIONNYSCANDAL – Tranne te, ROBERTO SERAFINI – Voglio voglio te, JOHN SEVENTH, CENTRAL PARK, MALANDRO – Milano Mal-Pensa, SEXÌLE – Senza prime (feat Ydea), THE SEXTONES – Beck & Call (Live), TOM SINATRA – Aire aire, ALAN SPICY – Poroppo, STAMANI – La garra (Prod JP), STE & endly +Weisser Quiff – Ki lo sa, STRE – Pistola ad acqua, BRUCE SUDANO – Better than this, SUONNO D’AJERE – Fotografia, CAROLA SUTERA – Solo un Pretesto, TAFF – Demon Alichino’s calling, TARSIA – Estate, THOUSAND YEARS BETWEEN – Can’t Change The Weather, TIBE – Dove vuoi, STIV TIRELLA – Fuori (feat. Mao), DANIELE TRUCCO – Quattro fratelli, UNFAUNO feat. Kutso – Country Boy, VOLO ALTISSIMO – Bambino guerriero, WAVY – Momenti no, WE ARE WAVES – Cave

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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