LUNATIC SOUL – Navvie
Dopo la premiere di “The Passage”, il primo singolo estratto dal suo nuovo e settimo album “Through Shaded Woods” in uscita il 13 novembre su Kscope, Lunatic Soul presenta un nuovo brano e un nuovo video, lo strumentale “Navvie”.
Mariusz Duda parla del nuovo brano: “Nav (in polacco Nawie) è il nome del mondo sotterraneo slavo e delle anime dei morti, quindi mi fa molto piacere dare il benvenuto a tutti nel mio universo musicale. Il nuovo album di Lunatic Soul, Through Shaded Woods, parla di liberarsi dal grande aldilà, di farsi strada verso un’altra parte, di una seconda possibilità e di tornare in vita.
Le anime danzanti dell’artwork dell’album e del nuovo videoclip, fanno diventare il mondo verde. Il verde è il colore della guarigione, della speranza e della libertà. In questi tempi incredibilmente difficili, auguro a ciascuno di noi esattamente questo: guarigione, speranza e libertà”.
Nell’album numero sette Mariusz Duda, fondatore, cantante e polistrumentista del progetto Lunatic Soul, estende le sue esplorazioni musicali a gruppi di riferimento del folk scandinavo e slavo come Heilung o Wardruna. Staccandosi dal sound fortemente elettronico dei precedenti album Fractured e Under the Fragmented Sky, Through Shaded Woods è completamente privo di elettronica ed è il primo album della discografia di Duda, su cui suona tutti gli strumenti.
Mariusz ha trovato l’ispirazione per l’album nella sua casa d’infanzia, situazta in una zona della Polonia nota per le sue foreste e i suoi laghi. “Credo di aver sempre voluto creare un album immerso nella natura e nei boschi. Questi mi portano alla mente la libertà, il respiro e un rituale di danza che ritorna alla natura. E’ per questo che ho voluto che l’album includesse antichi balli rituali e sciamanici, slavi e vichinghi. Volevo mescolare il tutto e metterlo insieme, rendendo Through Shaded Woods l’album più intenso, dinamico e ballabile della mia carriera”.
Mariusz Duda sembra essersi lasciato alle spalle l’oscurità personale che ha ispirato i suoi precedenti album, mentre elementi più positivi traspaiono nella sua nuova musica. L’album diventa musicalmente più “brillante” man mano che progredisce, dall’introduzione dilatata di “Navvie” fino alla title track, che conduce l’ascoltatore alla melodiosa trance di “Oblivion”, nello stile dei Dead Can Dance.
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