MARILENA ANZINI – Pace in terra

Il nuovo singolo della cantante e performer lombarda è una preghiera laica per la pace nel mondo.

«È la preghiera di chi si sente schiacciato dall’impotenza ma non vuole rassegnarsi ad essa; di chi non riesce a smettere di sperare e, anche se si sente soffocare dal grigio, cerca comunque un po’ d’azzurro da respirare; di chi sente che per costruire una vera pace nel mondo, non si può fare altro che partire dalla pace in ogni singolo cuore; di chi riconosce che noi esseri umani non siamo ancora abbastanza umani per costruire davvero la pace e abbiamo bisogno di un Amore più grande che ci aiuti.» Marilena Anzini
Marilena Anzini presenta il suo nuovo singolo “Pace in terra”, una preghiera laica per la pace nel mondo, dedicata in particolar modo ai bambini e a tutti gli innocenti che subiscono le conseguenze della sua mancanza. Questo brano a cappella è costituito esclusivamente da voci e segue il filo conduttore di una fiaba immaginaria, raccontata in sottofondo attraverso fonemi non verbali e linguaggi inventati che rappresentano tutti i luoghi del mondo.

Il testo di “Pace in terra” si apre evocando uno stato di innocenza simboleggiato dal colore azzurro e dalla tipica frase d’inizio delle favole. Le voci delle Ciwicè (l’ensemble vocale che accompagna l’artista) si intrecciano con suoni ritmici a bocca chiusa, creando una base sonora ricca di frequenze acute e luminose. Questo tipo di suono trasmette le potenzialità costruttive dell’inizio, dell’infanzia e dell’innocenza, suggerendo l’immagine di un giardino pieno di bambini giocosi.

La fiaba continua con un evento inaspettato e terribile, rappresentato dal colore grigio delle macerie e dal rosso del sangue. Lo scenario di perdita dell’innocenza, paura e guerra è enfatizzato dall’apertura delle voci nella vocale ‘O’ e dall’armonia dissonante, rendendo il dolore palpabile sia nella favola che nella realtà.

Nell’ultimo momento del racconto, una melodia senza parole alza gli occhi al cielo alla ricerca di una spiegazione, di un senso, di una consolazione. La voce solista di Marilena si unisce alle altre voci in un canto accorato, esprimendo finalmente a parole la preghiera per la pace. È una preghiera di chi, schiacciato dall’impotenza, non vuole rassegnarsi e continua a sperare, cercando un po’ d’azzurro da respirare anche in mezzo al grigio.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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