MARINO ALBERTI – Monalisa

Dopo aver calcato i più prestigiosi palchi italiani, aprendo i concerti di artisti del calibro di Loredana Bertè, Emma Marrone, Patty Pravo, P.F.M. e Fausto Leali, e dopo aver raggiunto oltre due milioni di stream sulle piattaforme digitali, Marino Alberti torna con “Monalisa”, un brano che mescola il suo talento di polistrumentista e la sua scrittura tagliente alle sonorità più intime e cupe del rock.

In “Monalisa”, Alberti si addentra nei meandri delle relazioni che segnano e feriscono, con quella capacità di evocare immagini forti e ricche di significato che lo contraddistingue sin dalla sua prima release. Con un arrangiamento attualissimo e una produzione impeccabile, entrambi minuziosamente curati dallo stesso artista, “Monalisa” svela la natura ambivalente dell’amore tormentato, ove attrazione e conflitto combattono e convivono, mettendo a nudo il vigore di un sentimento che scava e consuma. Un percorso, una rappresentazione realistica e sincera delle emozioni contrastanti che affiorano nelle storie più intense che sa trasmettere il senso di tensione e di passione che solo un amore travagliato sa far affiorare.

«Questo pezzo è un tuffo nel cuore dei rapporti che ci consumano, che ci tolgono il sonno ma che, alla fine, ci fanno capire chi siamo veramente – racconta Alberti –. È la mia risposta a quelle storie che lasciano il segno, e non necessariamente in modo positivo.»

Con strofe e ritornelli che restano impressi, “Monalisa” non si limita a raccontare una storia d’amore conflittuale, ma va oltre, offrendo una riflessione sulla ricerca della propria identità nelle relazioni di coppia. Nel testo, emerge sin dalla prima strofa una figura enigmatica che riflette il tormento, rappresentata da un gioco di luci e ombre che incarna i conflitti interiori tra ciò che si mostra e ciò che si nasconde. «Amo il modo in cui mentirai, prima al mondo e poi a te stessa» canta Marino, sottolineando la tensione tra la maschera che indossiamo per il mondo e il bisogno di autenticità che spesso teniamo celato. «Monalisa, mi odi tanto e sai perché, Monalisa, sei uguale a me»: queste parole sono un richiamo a quei legami in cui si tende a proiettare paure, desideri e insicurezze, svelando le nostre verità più profonde. Un’immagine che diventa lo specchio da cui scorgere le fragilità e le difficoltà dell’accettare, prima di tutto, se stessi.

Per la realizzazione del brano, Marino si è avvalso della collaborazione di alcuni tra i migliori musicisti della scena contemporanea: al basso Faso di Elio e le Storie Tese e Trio Bobo, alla chitarra Riccardo “Castelli” Kosmos (chitarrista di Achille Lauro) e Lewie Allen (chitarrista di Sam Smith ed Elton John), alla batteria Corrado Bertonazzi (del canale Youtube Suonarelabatteria) e al piano Lorenzo Bertelloni (pianista di Francesco Gabbani).

“Monalisa” segna quindi non solo un ritorno musicale per Alberti, ma anche un’evoluzione artistica, che si esprime con sonorità rock graffianti e intime. Marino racconta come, spesso, nelle relazioni, si combatta una lotta silenziosa con se stessi e con l’altro, alla ricerca di un senso e di un equilibrio tra libertà e attaccamento.

«Questo brano – conclude – è nato dal desiderio di mettere in musica quelle contraddizioni che spesso viviamo: amiamo e odiamo, desideriamo e respingiamo. La musica diventa così il riflesso delle nostre emozioni più vere e spinose.»

Prodotto interamente dallo stesso Alberti e accompagnato dal videoclip ufficiale, girato nello studio di registrazione House of Glass di Viareggio sotto la direzione di G Man, il pezzo è stato concepito per trasmettere tutto l’impeto di un racconto visivo oltre che sonoro. Nel video, Marino cattura lo spirito stesso di “Monalisa”, tra luci e ombre, con una regia che enfatizza l’essenza tormentata e affascinante della canzone, regalando agli spettatori un’immersione completa nel mondo dell’artista.

Marino Alberti, cantautore e polistrumentista con anni di esperienza sui palchi, ha saputo portare la sua musica al cuore del pubblico. Con una gavetta costellata di successi e riconoscimenti, ha sempre messo il pubblico al centro di ogni performance, trasformando ogni esibizione in un momento di condivisione e di empatia.

“Monalisa” è una conferma della versatilità di Alberti, e della sua abilità di coniugare un suono moderno e ricercato con testi sinceri, autentici e a tratti pungenti. È un brano che intreccia melodie e parole per dipingere un vivido affresco sull’amore e i suoi contrasti; un brano che racchiude tutta l’esperienza di un artista che sa raccontare e raccontarsi senza mai rinunciare all’eleganza di un sound ricercato, grintoso contemporaneo.

Con “Monalisa”, Marino Alberti firma una nuova dichiarazione tra le note, portando in primo piano tutta la potenza espressiva di chi sa come trasformare le emozioni in musica.

Biografia.
Marino Alberti è un cantautore e polistrumentista italiano che ha fatto della musica la sua missione. Con un’importante gavetta alle spalle, ha calcato i più illustri palchi dello Stivale, aprendo i concerti di icone come Loredana Bertè, Emma Marrone, Patty Pravo, Teatro degli Orrori, P.F.M., Paolo Tofani (Area), Aida Cooper, Viola Valentino, Little Tony, New Trolls, Fausto Leali e Drupi. Con un’esperienza musicale che si estende ben oltre i confini nazionali, Marino ha composto brani per altri interpreti e ha saputo fare delle performance live il suo tratto distintivo. La sua energia e la sua capacità di creare empatia con il pubblico rendono i suoi concerti un’esperienza unica: ogni esibizione è un viaggio di emozioni e movimento, dove talento e passione si intrecciano e si trasformano in un dono che Marino condivide con gli altri.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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