MARK and the CLOUDS – Machines can’t hear you

Marco Magnani ha un curriculum di tutto rispetto alle spalle (dagli Avvoltoi alla band di Arthur Brown) e con la sua nuova creatura firma ora il quarto album. Il contesto è fedele ai suoi gusti e alle origini artistiche, ben radicate nei suoni dei Sixties. La band spazia tra le mille anime degli anni Sessanta passando da Beatles a elementi folk, freakbeat, spediti pop beat. Al suo fianco vari ospiti, a sua disposizione una lunga serie di strumenti e strumentisti che rendono l’album ancora più variegato e colorato.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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