“Sweet Shadows”, nuovo singolo del dj e produttore francese Matteo, estratto dall’album “Matteo & Bro” in uscita il 27 Maggio su etichetta Chinese Man Records.
“Sweet Shadows” è una traccia a tratti dolce e soave, così come la voce di Isadora presente in tutto il pezzo.
Macchiato da elementi R&B e soul, la melodia e il ritmo sviluppati evocano il movimento, i cambiamenti della vita. E’ così che Matteo la spiega: «Avevo voglia di un titolo che parlasse d’amore e di ricordi, di quello che risuona dopo aver passato del tempo con qualcuno, nei corpi, le emozioni, l’aspetto mentale; la dolce impronta che noi stessi scegliamo di conservare da una relazione finita.»
Di “Sweet Shadows” è stato fatto anche un video diretto da Christian Volckman che ce lo racconta con queste parole:
«Ad un primo ascolto, le intenzioni di Matteo si rivelano subito nel ritmo e nella musica. La voce leggermente distante permette di evocare quella relazione amorosa ormai finita che le parole disegnano lentamente.
Per valorizzare questa canzone, in un mix tra nostalgia e speranza, ho voluto trattare l’immagine come se fosse scolpita da un gioco tra ombra e luce. Due ballerini, che simbolizzato il ricordo di questa coppia, appaiono in un primo tempo come delle sagome, loro stessi delle ombre. Poi uno sviluppo della scena mette in luce alcuni elementi e dettagli dei loro corpi, creando un legame immaginario e simbolico tra la vita presente e il loro passato che d’ora in poi non esiste più se non nei loro ricordi.
Abbiamo scelto questi due ballerini belgi – Marie Goudot e Michael Pomero – per cercare di allontanarci dalle rappresentazioni standardizzate che di solito di vedono nei videoclip musicali. Infatti l’approccio contemporaneo e preciso di Marie e Mika dà una scossa al concetto di movimento. A volte sincronizzati al ritmo che la canzone impone, a volte invece i due danzatori escono dalla canzone stessa per spostare i propositi di questa.
Ho deciso di strutturare la storia inserendo nella narrazione un elemento visivo disturbante. Appellandomi all’universo onirico dell’artista Benjamin Bardou che tende, in tanti piccoli modi, a disgregare l’immagine, ho voluto simbolizzare la fine della storia di questa coppia tramite un effetto speciale che sgretola i pixel e li va a disperdere nel quadro.»
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