Secondo lavoro per il cantautore Max Bottini, aiutato in questa occasione dal chitarrista Matt Cressey. I cinque brani si muovono in equilibrio tra canzone d’autore (dalle parti di Enzo Jannacci) e una poetica pop rock che ricorda, a tratti, il primo Vasco. L’impronta è sempre personale e originale, soprattutto nella scrittura dei testi. Un buon lavoro.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
Max Bottini.
Personaggio unico e positivo.
La voce e l originalità contrario di banalità lo rendono un artista.