MAX DE LORENZIS – Ciao come stai?

Un addio che non si consuma, un legame che sopravvive oltre il tempo e lo spazio: con “Ciao come stai?“, Max De Lorenzis torna ad emozionare, offrendoci uno spaccato sull’eternità dei sentimenti che trasforma il dolore della perdita in una carezza musicale che lenisce le ferite dell’anima. Questo brano, terzo estratto dal suo album di debutto “La 5° Casa“, è il cuore pulsante di un progetto che in pochissime settimane dal rilascio ha superato i 100.000 ascolti, riconfermando l’artista come una delle voci più limpide e toccanti della scena musicale contemporanea.

“Ciao come stai?” è una lettera d’addio, delicata e struggente, rivolta ad un primo amore che non c’è più, ma che continua a vivere nei ricordi, riaffiorando con forza ogni volta che la sua presenza viene evocata. «È da tempo che non sento la tua voce, eppure il per sempre esiste ancora nel mio cuore dove è inciso il tuo nome», canta Max, con una voce colma di puro sentimento che riesce a rompere ogni barriera emotiva. Queste parole, semplici ma ricche di trasporto e pathos, richiamano la sensazione di un vuoto rimasto incolmabile, un vuoto che sa però riempirsi di memoria, di affetto e di una nostalgia mai del tutto dissolta.

«Ho scritto questa canzone in un momento di grande fragilità – confida l’artista – e inizialmente avevo timore a condividerla, ma poi ho capito che queste sensazioni, così intime, dovevano trovare la loro espressione, perché fanno parte della mia storia.»

Prodotto da Nicola Bruno e accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Francesco Sardano e presentato in anteprima nazionale su Sky TG24, “Ciao come stai?” cattura istantaneamente l’attenzione, caratterizzandosi per una dolcezza palpabile che si carica di significato ad ogni nota. Il video, girato in Puglia, tra le onde del mare, vede Max vestito di bianco, quasi a simboleggiare la purezza e la fragilità di un angelo caduto. Una scelta visiva che riflette perfettamente l’essenza del brano, concludendosi con la frase “To Be Continued”, un messaggio che suggerisce quanto, nonostante tutto, una vera storia d’amore non abbia mai una conclusione definitiva, perché continua a vivere nelle pieghe del tempo e dell’anima di chi l’ha vissuta.

Ma oltre a rappresentare un commovente omaggio ad un amore perduto, “Ciao come stai?” ci invita a mantenere vivi i ricordi e i legami che ci definiscono. Max De Lorenzis chiama gli ascoltatori a riflettere sull’importanza di dipingere il proprio mondo con le esperienze vissute, ad essere fieri delle proprie radici e del percorso che ha formato la loro identità anche grazie ai rapporti interpersonali più intimi e sinceri, perché infondo, è soprattutto da questi legami che scaturisce la vera essenza del nostro essere.

La traccia diventa così un messaggio commovente e sincero, personale ma al contempo universale, un ponte tra passato e presente, tra vita e morte, tra memoria ed eternità che ci esorta a non dimenticare chi siamo e da dove veniamo, sottolineando che l’amore, quello vero, quello che ci segna profondamente, trova sempre un modo per restare vivo.

Con “Ciao come stai?”, Max De Lorenzis ci consegna un pezzo di sé, un frammento di vita che non si limita a narrare ciò che è stato, ma lo trasforma in musica, rendendolo eterno. In un mondo che spesso corre troppo veloce per soffermarsi sulle emozioni, Max ci invita a rallentare, a vivere intensamente ogni istante, con la consapevolezza che ciò che abbiamo amato resta con noi, sempre. Questo singolo è il riflesso-canzone dell’amore, della perdita, e di come la musica possa essere il mezzo attraverso cui mantenere vivi quei legami che né il tempo né la morte riescono a spezzare.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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