MEDITERRANEO FEAT. Roberta Giallo e Malavoglia – Vento

Mediterraneo è il nuovo progetto musicale di Paolo Bonazza (autore di musica e testi). È un luogo di interazioni e relazioni artistiche che come il mar mediterraneo abbraccia Nord e Sud. I protagonisti dell’azione creativa sono la melodia, il ritmo e soprattutto il testo, la poesia in una canzone. 

Il brano Vento, con il suo tessuto sonoro avvolgente e con la forza evocativa del testo che ambisce a tratteggiare un sentimento ancora più travolgente dell’amore, non poteva che avere un supporto visivo altrettanto suggestivo e ammaliante. 

Online il videoclip, trascinante e ipnotico, vi farà viaggiare lontanissimo grazie alla superba interpretazione di Roberta Giallo e MaLavoglia.

“Vento” è stata prodotta da Gerolamo Sacco negli studi di registrazione di Miraloop, a Bologna, sull’onda delle produzioni radiofoniche di successo, ma con quel tocco personale che contraddistingue il catalogo della label bolognese, la produzione di Gerolamo va a utilizzare già dai primi istanti il rumore del vento come noise, per costruire un groove organico ricco di elementi. Nell’arrangiamento, parti puramente elettroniche come l’arpeggio di basso vanno a creare una tela sonora potente e leggera, su cui si appoggiano diversi colori, tra cui spiccano quelli delle registrazioni di Duduk armeno, cello e chitarre. L’impressione che si ha durante l’ascolto è quella di volare: Come il Vento. Copertina a cura di Niccolò Sacco per Miraloop.

Niccolò Sacco (Videomaker):

Il Videoclip di Vento è la rappresentazione visiva di un particolare sentimento, delicato e astratto. Una emozione che unisce, che fa riconoscere al primo sguardo, che rapisce e che ti invita a lasciarti trasportare.
I protagonisti ed interpreti, Roberta Giallo e Malavoglia, sono immersi in un mondo magico, fatto di luci e stelle, una danza onirica, ipnotica, scandita dal tempo incessante delle percussioni.

Suggestioni evocate da colori alternati all’oscurità, un ambiente accogliente e psichedelico.

L’idea è quella di accompagnare l’ascoltatore in un luogo che lascia in attesa e sospende la percezione di tempo e spazio, volti e ombre si alternano, luci e colori appaiono e scompaiono, lasciando spazio alle emozioni. Non mi sono sorpreso, quando Paolo al telefono ha esultato: ” Dobbiamo fare il Videoclip di Vento!”. Il brano stava andando bene, ottimi ascolti e riscontri e grazie al prezioso contributo di Roberta e Gianluca il brano ha preso letteralmente il volo.

La prima cosa che mi sono chiesto, era come rappresentare un concetto così delicato e astratto come quello raccontato nel brano Vento. Una emozione che unisce, che fa riconoscere al primo sguardo, che rapisce e che ti invita a lasciarti trasportare. Il tempo era poco e tra i mille impegni di Roberta Giallo e Gianluca Malavoglia siamo riusciti a darci appuntamento un soleggiato Venerdì di inizio primavera, da noi, presso gli studi Miraloop. Siamo entrati subito nell’atmosfera e nella sala Green Screen abbiamo lavorato principalmente sull’interpretazione emotiva, lasciando libertà e improvvisazione su ciò che la musica suggeriva al corpo. Alla fine del pomeriggio ero sicuro di avere registrato qualcosa di unico, vuoi per la situazione, vuoi per l’armonia che siamo riusciti a creare.

Nei giorni successivi, spinto dal mio ascendente Ariete, ho iniziato ad affrontare la parte più delicata e faticosa: l’editing. Ho lavorato intensamente al montaggio, scegliendo scena dopo scena i movimenti e le espressioni più interessanti ed evocative. Una volta soddisfatto sono passato alla scelta degli sfondi, delle ambientazioni. Ho voluto lasciare più ampia possibile l’interpretazione, quindi restando sempre in una ambientazione astratta, fatta di luci e stelle, una danza onirica, ipnotica, scandita dal tempo incessante delle percussioni. Suggestioni evocate da colori alternati all’oscurità, un ambiente accogliente e psichedelico. Ogni scelta è stata concatenata alla precedente, mai predefinita, fino a quando non ho sentito che il percorso era completo ed era giunto il fatidico momento di convertire in video una folle cascata di oltre 500 clip ed effetti video. Mi piace sempre lavorare in questo modo, perché lascio ampissimo spazio all’ispirazione. Il più delle volte mi stupisco io stesso del risultato, ma questo è giusto perché lo considero il premio di moltissime ore di lavoro e assoluta concentrazione. 

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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