AUSTRALIA. Scritta come inno di tutte le fughe, in un’esplosione di voci a cappella che accompagnano il tema principale. Australia è un colorato e psichedelico mondo in cui perdersi, la terra in cui si raccolgono frutti a 450 dollari al giorno, la meta della nuova emigrazione giovanile.
Nasce e cresce in Piemonte, impara a suonare la batteria a quindici anni, età in cui perde il senno per un gruppo inglese con la radio in testa. A 23 si laurea in Storia del Cinema a Milano, prima di trasferirsi a Roma dove inizia a lavorare come assistente alla regia, filmaker e regista di videoclip. Parallelamente suona la batteria e la chitarra in alcune band della capitale – I QUARTIERI (42 records) e RUBBISH FACTORY (Modern Life) – con le quali pubblica due dischi. Nel 2015, guardando un documentario astronomico in tv, vede una foto della Terra scattata a sei miliardi di chilometri di distanza da una sonda in viaggio verso i confini del sistema solare, accompagnata dalla lettura delle “riflessioni su un granello di polvere” di Carl Sagan. Il senno, questa volta, lo perde tra i pianeti e tra le stelle, iniziando a procurarsi manuali di fisica e astrofisica divulgativa, ma faticando seriamente a capire qualcosa sulla gravità quantistica o sulla teoria delle stringhe. Decide pertanto di interrompere le letture scientifiche per dedicarsi interamente alla realizzazione di un album ambientato quasi totalmente nello spazio, allontanandosi per diversi mesi dalla Terra per guardarla da lontano e riconoscerla finalmente come un puntino solitario, avvolto dal grande buio cosmico.
Attualmente si trova su Kepler 186 f – un pianeta che orbita intorno a una nana rossa – con un synth, una chitarra e una macchina fotografica.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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