Nuova Musica Italiana – 3 recensioni
LE STRISCE – Hanno paura di guardarci dentro
Dopo due album con una major i partenopei Le Strisce giungono al primo lavoro completamente indipendente. Guidati dalla scrittura di Davide Petrella (co autore dell’ultimo album di Cesare Cremonini), confezionano un ottimo lavoro a base di pop rock che allo stesso Cremonin spesso si avvicina anche se non sono alieni riferimenti più duri (vedi Afterhours soprattutto nell’uso della voce). I testi si avvalgono di alcune trovate di sicuro effetto, l’esperienza del gruppo è evidente e “Hanno paura di guardarci dentro” si colloca sicuramente su livelli qualitativi di altissima professionalità
ALEX SNIPERS – Accelerate
Partito dal rock psichedelico Alex Snipers approda ad un crudo cantautorato folk dall’approccio rude e quasi punk, come Billy Bragg ha abbondantemente insegnato. Negli undici brani di “Accelerate” non mancano però le radici precedenti che affondano in un humus palesemente 60’s. Brani scarni, immediati, registrati in presa diretta, nessun arrangiamento o abbellimento da studio di registrazione ma proprio per questo, nella loro semplicità, assolutamente efficaci.
REDRUM – Jailbreak
Da Cagliari un poderoso esordio a base di funk core che omaggia i genitori del genere, da Red Hot Chili Peppers a Rage Against the Machine, ma che ricorda da vicino certi brani di Ritmo Tribale, i Casino Royale di “Sempre più vicini” e Malfunk, per restare in Italia. Pregevole tecnica, ottima la produzione e otto brani che corrono veloci e furiosi come prevede il genere.
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