Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
SVETLANAS – Tales from the Alpha Brigade
Gli Svetlanas risorgono dalle ceneri dell’Unione Sovietica e direttamente dagli archivi del KGB, tornano, con il secondo album ad impartire lezioni di durissimo soviet punk.
In realtà arrivano da più vicino e sono uno dei nomi di punta del punk italiano, con i piedi ben piantati nell’hardcore californiano dei primi 80’s ma che nel nuovo lavoro viene rafforzato da una struttura non aliena a sferzate metal in stile primo Motorhead.
Wall of sound superbo, brani potentissimi, voce super abrasiva, grande album !
LAZY DEAZY – Shoreline
Promettente esordio della band veneta, attiva dal 2009, con un ep di 5 brani.
I riferimenti sono principalmente rivolti al miglior brit pop (da Suede ad oasis) non trascurando certa recente new wave (Editors, Interpol, Bloc Party) il quasi garage beat alla Kinks (“Sevilla”) e, nel miglior brano del lavoro, “All tomorrow lies” un originale sguardo ai Television di “Marquee moon”.
NOON – 775 Lumiere
Un felice connubio tra due ex membri delle Stake Off the Witch (Stefania Savi e Caterina Mozzi) e metà del Link Quartet (Alberto Maffi e Marco Murtas), ovvero due eccellenze della musica piacentina è alla base della nuova esperienza sonora dei NOON.
La band riprende in maniera più articolata e complessa il filo interrotto dallo scioglimento delle Stake Off the Witch, band maestra nel riproporre al meglio lo stoner rock più attuale.
Nei Noon e in questo esordio a 33 giri (l’album è disponibile anche nel buon vecchio vinile), in cui il legame tra i brani è costituito da costanti riferimenti cinematografici, sis aggiungono ulteriori componenti sonore, a partire da accenni agli antichi riff di chitarra cari a Black Sabbath, Blue Cheer, Black Widow e Hawkwind, passando per la riattualizzazione fatta negli anni 90 da Kyuss e Fu Manchu prima e Queens of the Stone Age dopo e a nomi più attuali come Red Fang o Dead Meadow.
Ritmica granitica, chitarre in costante fuzz, lunghe parti strumentali, ottimi gli interventi vocali in cui si sommano la voce di Stefania con quella di Marco.
MAD SCRAMBLE – Still another nightcap
Alle spalle un’attività che dura da più di un decennio e una formazione numerosa che assembla artisti da mezzo mondo, i Mad Scramble firmano il terzo album percorrendo i solidi sentieri lastricati di funk, soul e latin jazz con un mood che si avvicina spesso a quello di Raphael Gualazzi e Jamie Cullum.
Notevole la varietà di stili pur legata da un unico filo conduttore: la black music.
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