Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
GIOBIA – Introducing night sound
I milanesi Giobia arrivano al terzo album proseguendo sulla consueta strada multicolore a base di psichedelia tardo 60’s che attinge da Pink Floyd, Beatles, da quelle bands che negli 80’s ripresero le stesse coordinate per creare nuovi mondi lisergici (dai Teardrop Explodes e la successiva carriera del loro cantante Julian Cope agli Spacemen 3 e Loop) fino alle più recenti performances dei Primal Scream e Black Angels.
Lavoro maturo e originale, sound desueto e raramente praticato ai nostri giorni.
GREEN LIKE JULY “Build a fire”
Al terzo album gli alessandrini Green Like July mostrano di avere tutte le carte in regola per un riscontro ad ampio respiro soprattutto all’estero in virtù di un sound che attinge a piene mani dal pop (frequenti gli echi beatlesiani), folk, arricchiti da vaghi ma sempre presenti riferimenti (soprattutto vocali) ai Talking Heads più fruibili.
“Build a fire” è molto gradevole ma piuttosto elaborato a livello compositivo e armonico con arrangiamenti di alta classe e canzoni di notevole spessore.
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MARIA FORTE – Carne
Un album duro e ostico “Carne” di Maria Forte tra richiami grunge, occhiate agli Afterhours più granitici e al rock industriale dei Nine Inch Nails di Trent Reznor.
Un lavoro aggressivo e non facile che non cerca compromessi e non li trova ma che si segnala come prodotto di buon spessore che non passerà inosservato.
THE SUSPICIOUS THREE – We are U.F.O.
Dala profonda provincia di Piacenza un terzetto che ha fatto del rock n roll una ragione di vita.
Non sono i soli ma loro lo fanno particolarmente bene, interpretando al meglio la lezione del Detroit Sound (Stooges, Mc5, Sonic’s Rendez Vous) e dei suoi più recenti epigoni.
Ci sono anche i semi che ha sparso ovunque Jack White con White Stripes, Dead Weather e Racounters.
Il sound è aspro, ipnotico per poi esplodere improvvisamente in astiosi riff di chitarra che infuocano i brani.
Da seguire
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