Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
CESARE MALFATTI – Una mia distrazione
Cesare Malfatti ha militato con Afterhours The Dining Rooms , è stato l’altra anima dei La Crus con Mauro Ermanno Giovanardi, ha fondato gli Amor Fou.Il secondo lavoro solista lo trova alle prese con un sound che attinge dal lounge jazz affiancato ad un respiro cantautorale in cui il pianoforte è sempre il principale protagonista e i brani più che cantati sono spesso sussurrati, avvicinandosi talvolta alla poetica di Paolo Conte o Leonard Cohen. Un lavoro non facile ma particolare e di notevole spessore.
IL BRIC – Nuovo odine mondiale
Trio di Bari alle prese con un’elettronica dalle tinte world music, tra pop (Battiato, Soerba, Bluvertigo, Kraftwerk) e sperimentazione con testi ispirati ai nuovi equilibri geopolitici mondiali. Oltre agli strumenti canonici vengono impiegati strumenti etnici e strumenti elettronici e il risultato finale è sicuramente originale e curioso.
VERONICA and the RED WINE SERENADERS – The mexican dress
Al quinto album la band lombarda perfeziona la coinvolgente miscela di country, blues , musica roots americana, swing, dixieland, bluegrass (non per nulla registrato a Tacoma, vicino a Seattle) con estremo gusto e perfetta interpretazione del mood che richiede la musica in questione.
JOHN STRADA – Meticcio
Sesto lavoro per il rocker emiliano (ma dalla lunga carriera spesa anche tra Londra e new York) che abbraccia un tipico e ben riconoscibile sound classico tra Ligabue, Bruce Springsteen, John Cougar, Graziano Romani e la tradizione rock cantautorale americana nel tipico e ormai riconosciuto tratto autostradale Bologna-New York.
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