Nuova Musica Italiana – 6 recensioni
MOTHER ISLAND – Cosmic pyre
Notevole la fusione tra atmosfere acido/psichedeliche, la voce femminile che insegue senza problemi quella di Grace Slick e un sound che attinge dai tardo 60’s/primi 70’s con un approccio vintage stoner che rende il tutto affascinante e intrigante. E arrivano dal profondo Veneto.
RIVA – Le nostre vacanze sono finite
La band partenopea sorride al mondo con un pop rock solare e disincantato, con testi ironici e talvolta pungenti. Il tutto prendendo dalla tradizione italiana (Niccolò Fabi o Dente) e da quella inglese (Belle & Sebastian) ma con carattere e piglio personali.
LA LINEA DEL PANE – Utopia di un’autopsia
Da Milano l’esordio piuttosto originale di un trio che sposa una palese vena cantautorale (De Gregori, De Andrè ma anche Gaber) con sonorità che talvolta si fanno aspre e che riportano a certe esperienze di Federico Fiumani e dei suoi Diaframma. Non sempre di facile fruibilità è comunque un tassello importante e personale nella nuova canzone d’autore nostrana.
PENTASIA – Cartapesta
Caratterizzati dall’intensa voce di Genny Ferro, i veronesi Pentasia abbracciano le onde di un indie pop rock che si riallaccia ad esperienze che portarono alla luce della ribalta nomi come Scisma o Dr.Livingstone nei 90’s pur facendo spesso riferimento al rock più tradizionale tra 80’s e 70’s.
ANDREA MANTERO – Don Chisciotte
Interessante concept che prende come pretesto l’opera indimenticabile di Cervantes come filo conduttore della narrazione ma che musicalmente accosta la canzone d’autore che negli anni 70 confinava con il rock (da Vecchioni a Bertoli a Finardi a Massimo Bubola) a spunti e sonorità di colore prog (come magnificamente riuscì a fare De Andrè con la PFM). Il tutto suonato e prodotto con notevole perizia e maturità.
LIZZIWEIL – In volo sopra la polvere
Lavoro molto particolare per la musicista piemontese che mischia coraggiosamente e con buoni risultati musica cameristica (Laura Vertamy, in arte Lizziweil è diplomata in violoncello spesso e volentieri protagonista) e cantautorato acustico e minimale. “In volo sopra la polvere” non è di facile fruizione, necessita di un ascolto attento e concentrato. E questo è un pregio.
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