ANDREA MIGNONE – Preferirei una cosa lenta
Il giovane cantautore beneventano all’esordio su ep, dopo due singoli, con cinque brani minimali, soffusi, delicati e sospesi.
Il giovane cantautore beneventano all’esordio su ep, dopo due singoli, con cinque brani minimali, soffusi, delicati e sospesi.
Canzone d’autore raffinata ed elegante, eseguita con trame semiacustiche, arrangiamenti essenziali ma efficaci.
Il video di It’s Called Blood è stato diretto da Rockland Bazemore e presenta un caleidoscopio di vita, dove tutto ciò che vedi non è ciò che immagini.
The gorgeous four on the floor backing track makes this one an instant stepper for the dance floor.
ZZOLA racconta, in questo brano, che non è facile alimentare i rapporti e i sentimenti, a 18 anni si può sbagliare e commettere errori di cui magari ci si pente, ma tutto serve, le esperienze ti presentano sempre il conto.
Il videoclip ufficiale che accompagna il pezzo, diretto da Matteo Varchetta e Kidd Reo, lo conferma: niente spiagge patinate, ma un’isola viva, che guarda il mondo dritto negli occhi.
Sette brani possenti, dal taglio crudo, che mischiano grunge, rock, punk, rap e con un’anima nu metal che permea l’ep.
Un percorso molto originale che unisce atmosfere psichedeliche, prog evoluto, sonorità psych hard ma soprattutto una notevole personalità.
RECORDED SHOOTED EDITED IN THE RED ZONE OF BOLOGNINA
Directed By Hansy Lumen
Shooted by Marshall
Photos by Ramiro Castro Xiques
From the upcoming album “The Rabbit Hole” (Hellnation Records)
Produced by Glezos
Words & Music by Marzio Manni
Il brano nasce da un’esigenza di mettersi a nudo e mostrarsi nella natura più vera e profonda del nostro essere, eliminando le maschere e godendo delle nostre peculiarità più umane. È il racconto di un incontro, fisico ed emotivo, mirato al raggiungimento di una connessione ed una libertà completa con noi stessi e con chi abbiamo di fronte.
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