PALAZZO ROSA – Città vuota

“Città vuota” del duo Palazzo Rosa, apripista dell’album Tanto valeprogetto che verrà pubblicato digitalmente in due parti e successivamente, per intero, su supporto fisico.

“Città vuota”, distribuito dall’etichetta sarda La Stanza Nascosta Records del musicista e produttore Salvatore Papotto, è unrock-blues fumoso, che sul finale strizza l’occhio al rockabilly.

Il duo racconta così il brano: 

“Un uomo si smarrisce fra le caselle del Monopoli e comincia a vagare in un loop temporale per luoghi a lui ormai fin troppo conosciuti: le stesse strade, le solite persone, ai soliti orari. E non sembra esserci via d’uscita. 

La nascita del testo è partita proprio dalla routine nella quale ci sentivamo imprigionati da anni, come se fossimo spostati dall’alto da una forza misteriosa. 

E purché non si finisca in un mondo più grigio e ostile, tanto vale continuare a girare…”

Il videoclip del brano, per la regia di Irene Franchi, dopo l’anteprima su Tgcom24, è ora disponibile sul canale YouTube ufficiale del duo.

<<Ho voluto che la ratio del video e la sua ambientazione– in una Sassari malinconicamente deserta- fossero strettamente aderenti alle intenzioni del testo “Città vuota”,che ha già in sé una notevole efficacia rappresentativa>>- racconta Irene Franchi.

Oltre che della regia ho scelto di occuparmi in prima persona del montaggio, affidando invece le riprese al direttore della fotografia Roberto Cadeddu, che ha pienamente compreso la mia volontà registica e, forte di una familiarità con i luoghi, ha mantenuto una grande coerenza con lo spirito del brano. Abbiamo realizzato un videoclip fictionnarrativo, dal taglio cinematografico, volutamente evitando un’effettistica invadente.

Il gioco del monopoli si fa metafora della vita, con tutto il suo ineliminabile corollario di probabilitàimprevistisoste obbligate, vittorie e fallimenti, pedaggi onerosi e grigie meccaniche routinarie.>>

Alcune delle riprese in interno sono state effettuate al Quod Design (in via Mercato 1B).

Concept Store, Concept Bar e Coworking, il Quod, nel cuore di Sassari, è diventato negli anni un forte catalizzatore del fermento artistico, creativo e culturale contemporaneo.

Il duo Palazzo Rosa si muove con passo istrionico in un universo claustrofobico elisergico, tra canzone e piecè teatralecaratterista implacabile– ma mai giudicante- di un campionario umano tragicomico.

Realtà paradosso si compenetrano in una narrazione stroboscopica, dove trovano cittadinanza esistenze traballanti, nello stesso tempo minime e iperboliche.  

Bio

Palazzo Rosa è un duo nato a Sassari negli anni Dieci del ventunesimo secolo. 

Luca Dore (voce e chitarra) e Alessandro Budroni (voce, pianoforte, armoniche, chitarra) si muovono dentro le soffitte e gli scantinati della musica d’autore.

I protagonisti dei loro brani devono spesso salvarsi da un destino avverso, dallo spaesamento e dalla miseria, da donne violente o vedove protettive, da minacciose pleuriti e città vuote.

Palazzo Rosa è un luogo fatiscente e psichedelico al contempoangusto sì, ma ricco di vita e di personaggi appassionati.

Il loro progetto musicale cerca di sposare la Linea rosa del cantautorato, desiderosa di non abbandonare il discorso sul racconto del sociale, ma guardato di sbieco, intriso di ironia e di amore per il grottesco.

Le sonorità richiamano al gusto artigianale del costruire canzoni, per vestirle non con abiti à la page ma con tutto quello che si trova nell’armadio di un condominio degli anni ‘70. 

Per questo, nell’ultimo lustro di concerti live, hanno sparso, nell’aria di piccoli locali e snack bar, essenza di naftalina e vino rosso a favore di tutti i loro affezionati seguaci.


Credits brano:

Alessandro Budroni: Voce, Piano/Tastiere, Armonica

Luca Dore:Voce, Chitarre

Fabrizio Murgia:Batteria

Arrangiamenti: Alessandro Budroni e Luca Dore

Mixaggio e Master: Salvatore Papotto 

Credits video

Regia: Irene Franchi

Montaggio: Irene Franchi

Riprese:Roberto Cadeddu 

Color correction:Roberto Cadeddu 

CITTÀ VUOTA

Testo: Luca Dore

Musica: Luca Dore – Alessandro Budroni

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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