PAOLO TARSI – Unnatural Self
Dopo una serie di lavori votati alla sperimentazione (che fa ancora capolino in alcuni episodi del disco) Paolo Tarsi svolta verso sonorità più fruibili incentrate su tematiche liriche che si concentrano su sviluppo tecnologico e fragilità della natura, fino alla follia della guerra e la salvaguardia dell’ambiente. Le sonorità sono debitrici alla new wave degli anni Ottanta, elettronica, dark wave ma con un’anima rock che permea il tutto. Un lavoro meditativo e introspettivo a cui partecipa un nutrito stuolo di prestigiosi ospiti: Andy Wickett (Duran Duran), Blaine L. Reininger (Tuxedomoon), Steve Hovington (B-Movie), Andrew Evans (Birmingham Electric), Eugene, Marc Lewis (The Snake Corps), Alessandro Gerbi (batterista dei C.S.I., Vidia e Diaframma), Fulvio Muzio (chitarrista dei Decibel di Enrico Ruggeri), Chris Haskett (chitarrista di David Bowie, Rollins Band e Tool). In aggiunta un CD con i remix curati da Malcolm Holmes (OMD – Orchestral Manoeuvres In The Dark), Steve Lyon e alternative versions con la partecipazione di Fernando Abrantes (ex Kraftwerk), Kenny Hyslop (batterista prima dei Simple Minds, poi con Midge Ure) e Andrea Tich. Un album ad ampio respiro, ricco e interessante.
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