PAPIRO – Wonder Woman
A distanza di poco tempo dall’uscita di Inimaginable, Papiro torna con una gran voglia di cantare, senza timore, ogni sua piccola e grande verità. Con Wonder Woman, canta i suoi punti di vista, la sua rivoluzione, ma soprattutto il mutamento, la trasformazione produttiva che va contro luoghi comuni, abitudini e atteggiamenti ipocriti con i quali è stata ed è a contatto.
Papiro è il nome che ha scelto per la parte più coraggiosa e irriverente di sé. Ha accumulato delle consapevolezze e ora ha bisogno di condividerle col mondo ad alta voce. «Mi innalzo su un fiume di cose da dire come il papiro cresce sul Nilo e scelgo di cantare liberamente, come fanno i suoi fusti quando il vento ci passa in mezzo».
In questo contesto strettamente legato e affezionato al mondo femminile, è proprio attraverso la parola libertà che trova le note per dire basta al silenzio e alle ingiustizie.
L’artista dichiara:
«Sono nata donna, e dico grazie.Per questa forma, per l’ipersensibilità che rende avvincente ogni momento di bellezza e ogni momento di disperazione; per ogni sfumatura colta senza neanche averlo mai chiesto; per l’istinto, per l’amore. Per il fatto che riesco ad essermi amica quando ho bisogno di sapere cosa fare. Quindi grazie, ma anche basta. Basta alle ammonizioni, alle colpevolizzazioni e alla disapprovazione. Voglio sfogarmi ed essere me».
Wonder Woman è la canzone che l’artista ha scritto per sé e per tutte quelle donne che hanno assaporato l’amaro sapore di avere l’indole da crocerossina nei confronti di uomini che giocano a fare le vittime. Questo brano è un invito a comprendere che non c’è nessun uomo da salvare e che tutta la forza e i poteri che le donne hanno converrebbe concentrarli in cose più utili e costruttive. Evidente è il tono di ribellione e di indipendenza che si intreccia con sonorità arabeggianti e molto ritmate, perfettamente in sintonia con la sua voglia di affermarsi e di ballarci anche un po’ su.
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