Quartetto friulano di stanza a Bologna, attivo dal 2014 e con un nome che probabilmente non è un casuale specchio della musica proposta. I festival degli anni ’70 al Parco Lambro milanese erano un’esplosione di anarchica creatività, decisamente free sia nelle intenzioni che nel risultato pratico. In questo album d’esordio riecheggiano spesso quelle atmosfere molto care ad uno dei gruppi protagonisti dell’epoca, gli Area, che mischiavano mille influenze, dal jazz al rock al prog. Ma in questo lavoro c’è anche molto altro, attinto da quello che è successo dopo (dal punk a John Zorn ai King Crimson con Adrian Belew). Ostico ma più che interessante.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
Commenti recenti