RAB4 – A dream away
Prosegue la fortunata carriera della band emiliana che si è recentemente aperta anche interessanti varchi all’estero, ottenendo riscontri e successo. Il nuovo album è il più elaborato della loro storia discografica, aprendosi a una dimensione eclettica, in cui convergono il tipico rock di sapore “americano” (da Bruce Springsteen a John Cougar o nomi minori come Willie Nile) a cui ci hanno abituati, un costante groove ritmico funk soul (accentuato da un sapiente uso della sezione fiati, all’occorrenza), un retaggio compositivo cantautorale, echi anni 70 (gli Who che fanno capolino in “It’s called love”) e della psichedelia dei 60 (vedi la title track che riporta ai primi Traffic). Un album completo, ricco di spunti e, molto semplicemente, di brani irresistibili.
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