ROBERTO BONFANTI – Poi il tempo
“Il tempo scorre, travolge e trasforma. Ma cosa ci resta? È questa la domanda che Roberto Bonfanti pone nel suo nuovo progetto artistico, un incontro tra parole e musica con le sonorizzazioni di Max Zanotti.”
Roberto Bonfanti presenta il lyric video di “Poi il tempo”, il singolo che anticipa il nuovo progetto musicale dello scrittore, accompagnato dalle sonorizzazioni di Max Zanotti.
“Poi il tempo” è un brano irrequieto e penetrante, che si muove su atmosfere oscure e cinematiche, evocando la colonna sonora di un film distopico. Il testo, diretto e privo di filtri, si scaglia contro le grandi contraddizioni del presente, denunciando in particolare l’ignavia della moderna classe intellettuale. Nelle sue battute finali, il brano si trasforma in una riflessione intima e dolente su un senso di sconfitta che coinvolge tanto il singolo individuo quanto l’intera collettività.
Questo lavoro rappresenta un’opera ibrida e sperimentale, che fonde letteratura e musica per dar vita a un’esperienza narrativa intensa e immersiva. Attraverso una combinazione di spoken word e sonorizzazioni evocative, Bonfanti costruisce un universo espressivo che attinge tanto alla poesia civilequanto a un immaginario distopico e cinematografico. Il suo stile diretto e crudo si unisce alla profondità musicale di Max Zanotti, creando un’opera che supera i confini dei generi e si propone come una riflessione critica e personale sul nostro tempo. Possiamo quindi considerarlo un concept album narrativo, in cui la parola scritta e parlata diventa protagonista, supportata da una colonna sonora capace di amplificarne l’impatto emotivo.
Il video anticipa l’uscita dell’album, prevista per aprile, che raccoglierà otto racconti di Roberto Bonfantiinterpretati dalla voce dell’autore stesso e impreziositi dalle sonorizzazioni di Max Zanotti.
Il progetto si inserisce nella tradizione dello spoken word musicato, unendo la forza narrativa della parola recitata a un accompagnamento musicale evocativo. Questa forma espressiva, che ha radici nella poesia beat e nella sperimentazione sonora, è stata esplorata da artisti come Massimo Volume, Nick Cave, Gil Scott-Heron e John Cooper Clarke. Nel panorama internazionale, il connubio tra narrazione e musica ha trovato espressione in progetti che spaziano dal post-rock alla musica elettronica, dalla poesia civile alla riflessione esistenziale. “Poi il tempo” si pone in questa scia, reinterpretandola con una sensibilità unica e una visione profondamente personale.
Commenti recenti