GRAND HOTEL ABISSO
Non c’è alcuna rassegnazione nel constatare il declino inesorabile di una civiltà, nel congelare in un album la fotografia di una fase critica. I ROSELUXX, arrivati con “Grand Hotel Abisso” al loro terzo album, incidono nei suoni il deprimente stato della società attuale, con gli occhi asciutti, senza commiserazioni. Nel quadro di Elisabetta Eleuteri Serpieri, iconica copertina dell’album, un corpo di donna si slancia verso la terra, si dibatte lottando in una danza contro il terreno.
Nei brani del nuovo album i suoni si consolidano in una forma canzone compatta, le sonorità sono a tratti graffianti, si ribellano allo stato delle cose. Gli atteggiamenti sono a volte decadenti (“Ruota delle meraviglie”), o addirittura sognanti (“Ragazza a Roma”), ma sempre generati dalla consapevolezza lucida di vivere in una fase discendente della nostra storia, del modello di sviluppo della nostra civiltà, di alloggiare nel Grand Hotel Abisso. L’album, mixato da Lucio Leoni, si snoda per dieci episodi e accarezza una fruibilità declinata attraverso la ricerca originale della band, in grado di coniugare le influenze che vanno dalla canzone autoriale alla sperimentazione, dal rock alternativo d’oltreoceano a quello della migliore tradizione italiana. I testi portano la firma di Claudio Moneta, Tiziana Lo Conte e dello scrittore Giorgio Antonelli. |
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