SANDFLOWER – Abbatti le mura

“Abbatti le mura” è un brano di protesta verso una società in cui si erigono mura per dividere e si reprimono sia le idee che le persone. È un grido corale per abbatterle, un inno alla contaminazione culturale e all’accoglienza. La canzone sottolinea come la diversità ci rende liberi e ci invita a lottare insieme per difendere il diritto alla libertà individuale.
 
Spiega la band a proposito del brano: “Abbiamo scritto questo brano, mossi dall’urgenza di dar voce alle nostre convinzioni. Siamo fermamente convinti che i temi trattati siano vicini a tantissime persone e che le barriere culturali non debbano esistere”.
 
Il videoclip di “Abbatti le mura”, diretto da Mattia Castiglia (Materia Arts), cattura l’energia della band. Nella prima parte, si alternano scene di manifestazioni pacifiche represse dalle forze dell’ordine a immagini del cantante, che appare legato e imbavagliato, impossibilitato ad esprimersi. Nella seconda parte, invece, le riprese dei membri del gruppo si alternano a scene di manifestazioni libere e gioiose. Una moltitudine di voci nei ritornelli canta il messaggio che il brano vuole trasmettere: il superamento di ogni barriera tra le persone. Il montaggio del video è frenetico quanto le sensazioni e le emozioni che emergono dalla musica; le immagini cupe e in controluce amplificano l’effetto complessivo.

Biografia

I SANDFLOWER prendono forma nella provincia di Milano nel 2004.

Una serie di sfumature sonore rende la proposta estremamente personale: dalla psichedelia all’alternative rock passando dal prog al post-rock fino ad arrivare alla fragorosità del post-metal, con la scelta fortemente voluta di mantenere i testi in italiano.

Non sono mancante partecipazioni di prestigio a festival importanti supportando band internazionali come Stereophonics e Sigur Ros (i-Days festival) Iron Savior (Liffrock festival) Extrema (B.est festival).

All’attivo due EP (2006 e 2007), due LP (il primo ed omonimo “Sandflower” uscito nel 2014 e “Greve” uscito nel 2020).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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