SANDFLOWER – Porta per l’inferno
“Porta per l’inferno” è un brano che denuncia il fenomeno della vittimizzazione secondaria, invitando alla riflessione sulla necessità di cambiare atteggiamenti e politiche per garantire un adeguato sostegno e protezione alle vittime. Chi subisce violenza soffre, spesso a causa di persone molto vicine. E, come se non bastasse, chi dovrebbe sostenere e tutelare le vittime rincara la dose. Questo accade oggi, nell’età contemporanea, senza che si intraveda una fine.
Spiega la band a proposito del brano: “In questo brano denunciamo il fenomeno della vittimizzazione secondaria. Troppo spesso le persone che subiscono violenza (in particolar modo violenza di genere) vengono fatte diventare in qualche modo responsabili per ciò che hanno subito: questo avviene da parte della società civile, della stampa e delle stesse istituzioni che dovrebbero, invece, tutelarle.”
Il videoclip di “Porta per l’inferno” è stato girato da Davide Tavecchia (Twilight Studio) durante le sessioni di registrazione del nuovo disco “Lieve”. Lo stile di ripresa è crudo e reale, mostrando la band suonare questo brano sentito, emotivo e ruvido.
I SANDFLOWER prendono forma nella provincia di Milano nel 2004. Una serie di sfumature sonore rende la proposta estremamente personale: dalla psichedelia all’alternative rock passando dal prog al post-rock fino ad arrivare alla fragorosità del post-metal, con la scelta fortemente voluta di mantenere i testi in italiano.
Non sono mancate partecipazioni di prestigio a festival importantisupportando band internazionali come Stereophonics e Sigur Ros (i-Days festival) Iron Savior (Liffrock festival) Extrema (B.est festival).
All’attivo due EP (2006 e 2007), due LP (il primo ed omonimo “Sandflower” uscito nel 2014 e “Greve” uscito nel 2020).
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