SARA ROMANO – Saudagorìa
“Saudagoria” è un album intimista, sorridente e malinconico. Il nuovo lavoro della cantautrice palermitana Sara Romano è un disco sapientemente acustico, fatto soltanto di incroci di corde (chitarre, viola, violino, basso e pedal steel) e di parole. Composizioni non ascrivibili ad un genere preciso ma che subiscono le fascinazioni del folk, del country e del blues, arricchite da archi zigani. Intense suggestioni sonore costruite con pochi elementi, necessari e sufficienti a creare un mondo misterioso e immaginifico. Caratteristica fondamentale del disco che lo avvicina a un suono internazionale, pur essendo fortemente radicato nel nostro Paese.
A suggellare il tutto c’è la voce calda e colorata della Romano e ci sono i suoi testi, che parlano di questa Italia tradita storicamente e ideologicamente; che raccontano storie di persone che faticano a trovare una strada, di guerra e violenze, di diritti e anche di amore. Ogni canzone di questo album nasconde una malinconia di fondo che è il vero “fil rouge” del disco. Lo si intuisce sin dal titolo, “Saudagoria”, appunto, crasi tra le parole “saudade” (termine portoghese/brasiliano che indica la mancanza data da una perdita e che differisce per intensità emotiva dalla nostalgia) e “allegoria”. “Tutto quello che accade, quello che viviamo – spiega l’autrice – non è altro che un’allegoria della mancanza; tutto ciò a cui aspiriamo per stare bene ci manca perché siamo stati traditi dalla politica, dalla storia e dalle ideologie”.
La cantautrice palermitana (voce e chitarre), salirà sul palco accompagnata da due musicisti d’eccezione, che hanno curato anche la produzione artistica dell’album : Michele Gazich al violino e viola (violinista di fama internazionale che ha contribuito alla realizzazione del disco di Mary Gauthier, “Rifles & Rosary Beads”, candidato ai Grammy Awards) e Marco Corrao alle chitarre ed effetti (musicista nonchè autore di musiche da film con due documentari candidati ai Nastri d’Argento).
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