SERGIO “Rossomalpelo” GAGGIOTTI – Arance amare
“CARO LUCIO RISPONDO” (Red Phonics Records), il nuovo disco di Sergio “Rossomalpelo” Gaggiotti che contiene il singolo in radio “Arance amare”.
“Arance Amare” è una delle nove risposte alla “Lettera al caro amico” che Lucio Dalla inviò tramite il brano: “L’anno che verrà”. L’artista in questo brano risponde alla lettera di quell’uomo del ’43, descrivendo la sua visione del futuro, raccontandogli di momenti assurdi e brutali, di solitudini e silenzio, di amore e tempra, coraggio e paure. Infine, Gaggiotti ha voluto sussurrare al destinatario della lettera che aveva ragione: anche se diversamente, tutti si vive un presente migliore se si sogna e pretende un futuro davvero moderno e civile.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Qualcuno doveva pur rispondere a Lucio Dalla e raccontargli quello che succede.”
Il videoclip di “Arance Amare” è stato girato nella casa di Sergio Gaggiotti e raffigura l’artista che canta davanti alla videocamera mentre una luce calda proveniente da varie lampade sparse per tutto l’ambiente da a tutto il set un atmosfera accogliente.
“Caro Lucio rispondo” è un disco concepito e realizzato interamente a casa, in ogni suo aspetto, dalla musica alla grafica fino alla realizzazione dei video e al loro montaggio. Un ideale invio di lettere come risposte alle parole di Lucio Dalla, un disco che non è dedica ma immaginario rapporto epistolare.
Biografia
Musicista e scrittore attivo dal 2003, ha pubblicato quattro libri di racconti e tre sceneggiature teatrali delle quali ha curato anche la parte musicale. Nel 2003 pubblica i primi progetti musicali: “Rossomalpelo” (2003) e “PaDaPè”(2005) seguito dalla colonna sonora “Socrates is dead” (de: Socrates is dead – Romeo, Libri, Ita. 2008). Il terzo album “Con il pelo e con il vizio“ esce invece nel 2010 a pochi mesi di distanza da “Il muro nel deserto” (Colonna sonora de: Il muro nel deserto, Corto, Usa, 2010). L’ultimo full-lenght rilasciato è stato Piccolo “Possibilario del Necessibile” (2018). È stato inoltre arrangiatore e direttore artistico per il primo disco dei “Presi per caso”, gruppo musicale interno al carcere di Rebibbia oggi ancora attivo.
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