Sly Stone – Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin): A Memoir
E’ stimolante e affascinante scoprire cose nuove attraverso la lettura.
E’ invece rassicurante, quanto gradevole, leggere di argomenti abbondantemente conosciuti, a cui si aggiungono particolari inediti ad arricchire la passione per il soggetto.
In questo senso l’autobiografia (al momento solo in inglese) di SLY STONE non aggiunge rivelazioni sorprendenti a quanto già gli appassionati del personaggio conoscono ma l’ironia e il disincanto con cui Sly narra la sua straordinaria storia umana e artistica, rende il libro (pubblicato, primo titolo in assoluto, dalla casa editrice di Questlove) divertente, irresistibile, pulsante.
Sly and the Family Stone sono un pezzo preziosissimo ed essenziale in tutta la storia della musica pop/rock/black, con all’attivo alcuni album di grandissimo pregio e un discreto numero di capolavori.
“Sly and the Family Stone avevano un concept. Bianchi e neri insieme, donne e uomini e le donne non erano solo cantanti ma suonavano gli strumenti”.
Il libro è stato “created in collaboration” con Sly dallo scrittore Ben Greeman (e l’ex fidanzata di Sly, Arlene Hirschkowitz) che ha presumibilmente messo insieme una serie di dati già conosciuti e le parole (probabilmente un po’ confuse e concise – vedi la pagina finale del libro con mini intervista con risposte a monosillabi -) estrapolate da qualche chiacchierata con il protagonista.
Sly non si tira indietro nel descrivere il lungo periodo nell’abisso di cocaina, crack e altre sostanze anche se, ovviamente, si trattiene parecchio, confutando spesso quanto invece spiattellato da ex collaboratori e amici nel libro di Joel Selvin, “Sly & the Family Stone: An Oral History”
Anche il declino artistico (con sporadici ritorni, spesso confusi e non di rado poco dignitosi) è affrontato con parole malinconiche e remissive, mentre si accavallano racconti relativi alla dipendenza e alle problematiche “familiari”.
“Drugs were still around but they didn’t dominate”
I fan più hardcore di Sly troveranno solo piccole aggiunte a una storia già conosciuta, i neofiti invece un ottimo mezzo per approfondire una vicenda artistica inimitabile.
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