Stefano Gilardino – La storia del punk
Ci vuole una buona dose di follia ad affrontare una fatica immane come quella di riassumere LA STORIA DEL PUNK.
Stefano Gilardino ne ha da vendere per andare a scavare 40 anni (a cui, er non farsi mancare niente ne aggiunge altri dieci di ispiratori, dai Velvet Underground agli Stooges, MC5, New York Dolls etc.) di avvenimenti, gruppi, album.
Ci riesce alla perfezione in questa opera monumentale che mette in fila una dettagliata e precisa storiografia che parte da Patti Smith, Ramones, Sex Pistols, Clash, passa attraverso Crass e l’anarco punk, l’hardcore americano di Black Flag, Bad Brains, Husker Du e soci e quello inglese di Discharge e GBH, non dimentica il garage punk dei Fuzztones, le contaminazioni metal di Sucidal Tendencies e Anthrax, il grind dei Napalm Death, l’imaspettato arrivo ai vertici delle classifiche di Green Day e Offspring etc etc.
E nemmeno quello che il punk ha prodotto a fianco della musica: letteratura, arte, fotografia, film, video, fanzines etc In mezzo decine di dichiarazioni, schede di dischi, cenni a figure marginali ma ugualmente importanti come GG Allin ad esempio.
Ampio spazio alla scena italiana e a quelle europee, australiane e sudamericane.
Opera monumentale che per i più avvezzi alla materia è importante come manuale di consultazione, per i neofiti essenziale per un quadro totale di quanto è ascrivibile alla parola PUNK.
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