Voce storica del Museo Rosenbach e del Tempio delle Clessidre, arriva il debutto solista di Stefano Lupo Galifi. Dalle matrici classiche degli anni Settanta a una concezione moderna del prog italiano, con lunghe e melodiche ballate a cui si intermezzano poderose e impetuose cavalcate come “Dei ricordi, un museo (parte 2)”. Voce perfetta, pulita e allo stesso tempo potente. Per gli appassionati un vero e proprio imperdibile gioiello.
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