Stefano Scrima – Filosofia del walkman
Un breve (quanto colto, approfondito e illuminante) saggio su come l’introduzione (rivoluzionaria) del walkman negli anni Ottanta sia stato il simbolo del passaggio da un concetto di fruizione musicale (culturale e sociale) condivisa e collettiva a una modalità individualistica e consumistica.
“La “non disponibilità verso l’altro testimonia una mancanza di interesse per la collettività, per le sorti della società, per la politica, per la musica come qualcosa che no nsia solo moda-piacere-divertimento-consumo a favore di quella che abbiamo chiamato “fuga nel privato” in cui a contare di più è la nostra libertà, tuttavia non libera di scegliere, di competere e consumare nel mercato globale in cui la responsabilità delle nostre esiste è interamente demandata a noi, nonostante tutto.”
Scrima fa un’analisi socio politica più che efficace di un momento epocale di cui viviamo le nefaste conseguenze e di cui il walkman diventa inconsapevole e incolpevole simbolo e simulacro.
“La società neoliberista che Regno Unito e Usa stavano preparando era la società degli individui e della libertà come ideologia, quella in cui è necessario primeggiare, distinguersi, vincere e farlo attraverso la propria unicità.”
Il walkman arriva nel momento in cui il Rock viene musealizzato, depotenziato, normalizzato e perde tutta la sua capacità “eversiva” (ultimi scampoli arrivati, in tal senso, dal punk).
“Il rock istituzionalizzato degli anni Ottanta, consapevole di non avere più nessuna possibilità di cambiare il mondo e avendo dalla sua parte il solo potere dell’intrattenimento, si unì per vendere la sua performance in cambio di atti di beneficenza, cosa che funzionò molto bene.
Il controllo che mettiamo in atto estraniandoci dal mondo uditivo “naturale” non permette solo di reinterprtare a nostro piacere l’ambiente, ma anche e soprattutto di avere più potere su di noi, sui nostri pensieri e sul nostro umore.”
Testo più che consigliato, incisivo, minimale, tanto quanto preciso, informato e informativo.
Stefano Scrima
Filosofia del walkman
Il Melangolo
120 pagine
10.50
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