SUEZ – Humanity Is Dead
Sono serviti otto anni per scavare a fondo, raggiungere le ossa della terra e cercare di riemergere. Otto anni di dolori, disgregazioni e ricomposizioni, lacerazioni e cauterizzazioni, innamoramenti e disillusioni che hanno, come sempre accade nella vita, lasciato un marchio indelebile, una cicatrice profonda che a volte, sfiorandola con le dita, ti fa sentire, se non più forte, perlomeno sopravvissuto. Passata l’illusione della crescita, i Suez si sono scontrati con un mondo profondamente cambiato. Un mondo sanguinante, un mondo di divisioni, individualismi, ferocia. Un mondo dove l’altro è soltanto qualcuno su cui primeggiare, da sconfiggere e affossare, da sbattere a terra, colpire, calpestare, oltrepassare per raggiungere un tornaconto personale o per semplice derisione, come sfogo alla frustrazione. Un mondo dove nemmeno le atrocità lasciano il segno. Un mondo le cui ossa, sbattendo fra loro, compongono una marcia funebre per ricordarci che l’indifferenza è una malattia incurabile.
Humanity Is Dead, il nuovo singolo della band alt-rock di Cesena pubblicato oggi 12 marzo 2021, quasi un manifesto programmatico, ci ricorda del resto che l’umanità muore quando sempre meno ci interessa ciò che succede agli altri, purché non succeda a noi stessi.
Luigi Battaglia (voce e synth), Ivan Braghittoni (chitarre), Marcello Nori (batteria e percussioni) e Manuel Valeriani (basso) hanno reagito alla situazione circostante registrando The Bones Of The Earth, il quarto album in quasi un ventennio di attività, mixato e masterizzato da Lena Sutter, in uscita in CD e digitale il 16 aprile 2021 via Cagnìn Records a seguire Illusion Of Growth del 2013.
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