BONNY JACK – Somewhere, Nowhere
Impostazione acustica, molte le influenze country ma anche una costante vena gospel, umori zydeco e Tex Mex.
Impostazione acustica, molte le influenze country ma anche una costante vena gospel, umori zydeco e Tex Mex.
Il sound è crudo, sporco, il richiamo a Jon Spencer Blues Explosion, Jack White e Black Keys (“Shade Tree Mehanics”) è automatico.
Un album oscuro, dalle atmosfere sospese, umbratili, minacciose, profonde.
I The Dead Daisies alzano la temperatura con il lancio del loro nuovo singolo, Boom Boom — una versione grintosa e potente di un classico di John Lee Hooker.
Rock, funk, blues, sperimentazioni, pennellate jazz, folk e tanto altro a testimonianza della versatilità del progetto.
Il sound si sposta tra Calexico, il Marc Ribot in forza a Tom Waits, con echi Morriconiani e conseguentemente cinematografici.
E’ sempre blues ma ancora più anomalo del consueto, con sferzate punk e abbracci a varie forme di psichedelia, con un substrato oscuro e dark.
Torrido blues, colorato da pennellate funk , soul e rock, esecuzioni impeccabili e travolgenti.
Il videoclip di Mustang Hood è stato realizzato dagli stessi Big River in collaborazione con SlowMotion Studio (BO) con riprese effettuate sull’argine maestro del Po nella zona di Guastalla, al confine tra l’Emilia e la Lombardia, a bordo di una ruggente Ford Mustang del 1967.
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