GOD OF THE BASEMENT – Whatever, disco breve
Un mix, dalle tinte spesso cupe e oscure che si muove tra alt rock, elettronica, dub teatralità Caposseliana in chiave noise.
Un mix, dalle tinte spesso cupe e oscure che si muove tra alt rock, elettronica, dub teatralità Caposseliana in chiave noise.
Mondo elettronico, di gusto ambient, in atmosfere liquide, espanse, solenni, fluttuanti, dal taglio spesso molto cinematografico.
“Lacrima” è il secondo capitolo di una storia che viene narrata non solo con le canzoni ma anche attraverso la pubblicazione di videoclip, che hanno un ruolo centrale nel concept della band.
Atmosfere sospese e misteriose in cui l’elettronica (strumentale) svolge il ruolo esclusivo, tra ambient, visioni “liquide”, sperimentazione.
James Gallag propone una ricca e ironica pop song dedicata al mondo della mercificazione del corpo e della sessualità su TikTok…
Un lavoro indecifrabile (è un complimento) che mette insieme elettronica, canzone d’autore, jazz, ritmi afro, un mood decadente in un insieme personalissimo, originale e decisamente inusuale in un contesto musicale omologato come quello odierno.
Diretto da: Ube
Operatore Camera: Davide Diana Oliaro
Montaggio & Color: Davide Diana Oliaro
Produttori: Filippo Bersan, Riccardo Amadori
Mix & Master: Francesco Codamo
Manager: Jacopo Bersan
2025
Distribuzione: Virgin Music/ Universal Music Group
Etichetta: CDF Records
Pregevole album (strumentale) pieno di groove, di voglia di sperimentare, unendo jazz, funk, afrobeat elettronica.
I cinque brani ci immergono in un mondo elettro pop molto elegante, algido ma allo stesso tempo, paradossalmente, caldo, sinuoso e avvolgente.
Il nuovo lavoro sublima un’anima indie pop dal taglio elettronico ma con retaggi new wave e momenti che sconfinano nel dream pop.
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