BANDA LEON – Un canarino rosso
“Un canarino rosso”, il nuovo singolo di Banda Leon, disponibile in digitale (L’n’R Productions/Universal Music), brano che nasce da un insieme di divertenti metafore che alludono ad una gioiosa sessualità.
“Un canarino rosso”, il nuovo singolo di Banda Leon, disponibile in digitale (L’n’R Productions/Universal Music), brano che nasce da un insieme di divertenti metafore che alludono ad una gioiosa sessualità.
Self-production by Osea Codega
Videoclip editing: Michel Shiloah
Video Credits: Canva, Istockphoto
Dopo anni di silenzio interrotti dalla pubblicazione di alcuni singoli sui digital store, Francesco Viani in arte Frankspara torna con “Un mondo un po’ più ampio”.
“Le cover Band (ODIO)” della band di Reggio Emilia “Blu di Prussia”, scritto e musicato dal frontman del gruppo, Daniele Cattani. Nel brano si sottolinea in modo irriverente e giocoso come sia molto più semplice eseguire qualcosa di già scritto anziché mettersi in gioco con la propria creatività e proporre al pubblico qualcosa di originale.
L’album spazia in un universo senza limiti, attingendo dalle più svariate influenze, tra folk, canzone d’autore, ambient, jazz, psichedelia, sperimentazione.
Dodici brani in cui condensa parte delle varie strade artistiche intraprese durante l’attività iniziata nel 2017: canzone d’autore, elettronica, ballate di gusto prog, parti pianistiche di sapore neo classico dall’impostazione intimista, occasionali pennellate jazz.
Prodotto dal conterraneo Marco Barusso (noto per le sue collaborazioni con artisti come Pooh, Modà e Lacuna Coil), “Volano le pagine” è un brano dall’anima ibrida, ora introspettivo, ora sanguigno, sospeso tra atmosfere cupe e malinconiche e sezioni più vigorose, scandite da ritmiche serrate.
Verde Non Esiste è il nuovo singolo di MARGH, nuovo moniker di Margherita Cazzuffi, superba voce del panorama italiano, entrata nel 1997 nell’orbita della Sugar di Caterina Caselli, etichetta che produce il suo primo album Lo Voglio Ribelle.
Nel videoclip è diretto da Andrea Di Nunzio al Mentelocale di Palestrina il protagonista è lo stesso Samuele Cara che canta le sue inquietudini nella sua solitudine.
I cinque brani si muovono tra elettronica, glitch, house e una particolarità comune a pochi in questo ambito ovvero riferimenti espliciti a trip hop e un’anima soul che permea le canzoni.
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