Immagini, suoni, musica nei punti vendita Coop d'Italia
Il videoclip è un’animazione di Autoritratto, opera realizzata da Andrea Branzi (padre della Pina, moglie di Emiliano) nel 1968 durante una convalescenza per un intervento ortopedico a Interlaken (Svizzera), su carta da lettere fornita dall’ospedale. I pastelli erano un regalo di Ettore Sottsass e Fernanda Pivano che erano andati a trovarlo per Pasqua.
Ed ecco il brano giusto al momento giusto a sugellare la grande intesa musicale
e a rafforzare la collaborazione tra la nota cantante e speaker Katiuscia Ruiz e
il producer Dino SuperDee Gemmano.
“THE ONLY ONE” è molto intenso e allo stesso tempo incute leggiadria e
spensieratezza e la decisione di farlo uscire alle porte della primavera non è casuale.
È un chiaro messaggio in musica e parole.
Il titolo è molto impegnativo “The only one” ed essere unici per amore o per
passione è una cosa stupenda.
Un chiaro messaggio alla speranza e alla voglia di amare che la voce di Katiuscia e
la musica di SuperDee vogliono far arrivare in tutto il mondo.
“Energia” è un brano che parla di come si possono superare le difficoltà nella vita attraverso la passione per la musica, che unisce tutti in un’unica energia vibrante.
“Intendente” è il titolo del nuovo singolo di Foggy Project, progetto pop-elettronico di Francesco Pintaudi, artista palermitano con base a Lisbona. Il brano, che anticipa l’EP “Night VOL. I” e sarà accompagnato dal videoclip del brano, è un omaggio a Lisbona e a tutto il Portogallo, alla sua evoluzione e multiculturalità.
La canzone porta le firme della stessa Yoly e del producer Pio Stefanini (Edizioni Music Valley Records – distribuzione The Orchard), il videoclip è a cura di Mirko Pieri.
“Quale Allegria” in versione sinfonica è prodotto e diretto dal maestro Beppe D’Onghia, per anni tra i più importanti produttori dello stesso Lucio Dalla e di Samuele Bersani, e vede la partecipazione della NU-Ork Orchestra, di Anton Berovski al primo violino e Simone Baroncini al corno.
“Senza Nome (Sole)” è un brano intriso di stratificazioni sonore, loop eterei ed esplosioni improvvise, accompagnato da un testo intimo e riflessivo, dove la ricerca di nuove prospettive può portare ad uno sguardo al di fuori della propria quotidianità, spesso chiusa su sé stessa.
Dopo un lungo periodo acustico Giuseppe D’Alonzo torna con un brano Rock, anzi dal sapore disco.
Un album spigoloso e abrasivo che guarda al post punk anni 80 (Gang of Four), alle sue derivazioni successive (Fugazi), a quelle moderne (Fontaines DC, Yard Act, Hotel Lux).
Un disco importante, utile per non dimenticare una delle tragedie più immani e vergognose della nostra Repubblica e stigmatizzare il velenoso clima che da anni permea la società italiana sui migranti.
23/12/2024
23/12/2024
23/12/2024
FRANCESCO e i PASSABANDA – Matti Like
23/12/2024
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