Un godibilissimo ep di quattro brani interamente prodotto dallo stesso Tatum Rush tra Roma, Milano e Rio de Janeiro a base di un delizioso pop dalle tinte soul dance e con un prevedibile gusto brasiliano che occhieggia a tratti (al piano ilcelebre pianista brasiliano Jorjão Barreto, che ha suonato con artisti tra i più importanti della musica brasiliana come Gilberto Gil, Caetano Veloso, Jorge Ben, Marcos Valle, Tim Maia, Gal Costa). Il ricordo va all’Alan Sorrenti degli anni in classifica (vedi in particolare “Pelle di luna”) e alle evoluzioni di Enzo Carella. Fresco e solare, più che ottimo.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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